Orico D10 NVMe M.2 SSD è una unità di memoria di archiviazione molto veloce che propone un interessante, e perlopiù inarrivabile, ottimo rapporto tra prezzo e prestazioni. Ideale come unità interna su PC o Server/NAS, è ottima anche come memoria esterna per archiviazioni veloci.
NVMe e M.2, a proposito di standard
Il mondo dell’archiviazione sta cambiando, da oramai dieci anni. Prima del 2010 l’archiviazione era praticamente tutta su dischi meccanici, che garantivano capienze molto grandi (allora) a prezzi abbordabili e le memorie SSD in formato da 2,5” SATA erano pensate per i dischi di avvio dei portatili (di fascia medio alta).
Nel 2011 poi il cambio: prima l’arrivo ufficiale del formato NVMe 1.0 (Non-Volatile Memory Express, uno standard di comunicazione progettato apposta per le memorie NAND) e poi l’anno dopo la definizione del connettore NGFF (Next Generation Form Factor), pensato per sostituire mSATA, poi ribattezzato più semplicemente M.2 (connettore di tipo M, seconda generazione).

Questo ha comportato, dal 2014-2015 un arrivo sempre più massiccio di memorie che utilizzano questo standard, sia per quanto riguarda l’archiviazione interna dei computer, fissi o portatili, tanto per quella esterna, che grazie ai costi sempre più accessibili, in una ottica consumer/prosumer sta virando sempre più su memorie SSD basate appunto su NVMe/M.2.
D’altra parte i vantaggi di una archiviazione su una memoria del genere sono palesi: dimensioni (molto) più contenute e consumo ridotto rispetto ad un disco meccanico, velocità decisamente maggiori (da tre a dieci volte di più), silenziosità, assenza di vibrazioni e un rischio di rottura minore (perché non ci sono parti meccaniche).
Le unità meccaniche, però, resistono ancora nel mercato grazie ad una maggiore capacità (sino a 36 TB oggi, rispetto agli 8 TB delle unità SSD consumer) e un prezzo a TB ancora minore, anche se con modelli come questo Orico D10 NVMe M.2 SSD questo margine si riduce veramente tantissimo.
Questo discorso è ovviamente pensato in generale: all’atto pratico tutti i computer attuali montano un disco interno NVMe, per massimizzare le prestazioni, lasciando ad unità secondarie interne o esterne (via USB-C o Thunderbolt) l’archiviazione.
Le unità meccaniche sono ancora dominanti nella parte server o NAS, o nelle unità di backup, dove la questione spazio è propritaria rispetto alla velocità.
D10
Orico D10 NVMe M.2 SSD è una proposta di ORICO Technologies, società cinese che da anni propone ottime soluzioni di accessori in ottica IT e può essere annoverata tra i nomi più importanti del settore.
Il brand ha numerosi prodotti dedicati all’archiviazione SSD, sia come case, che hub che come memoria vera e propria: il modello D10, oggetto di questa recensione, è pensato per ottimizzare il rapporto prezzo prestazioni, e pur avendo velocità minori di altri modelli di Orico, offre un prezzo d’accesso davvero interessante.
Considerato che l’unità SSD non può essere provata da sola, e che non avevamo Mac che possono ospitare la memoria internamente, abbiamo optato per una recensione come unità esterna, in abbinata ad un case USB4 TerraMaster D1 SSD Plus, un prodotto nuovo che ha le caratteristiche ideali per un test come unità esterna.

Installazione
L’unità Orico D10 NVMe M.2 SSD arriva in una scatola di cartone con al suo interno, protetta da una culla in plastica leggera e accompagnata da una piccola vite per il fissaggio al case o alla scheda madre, un cacciavite (benvenuto e non scontato) e un foglio termico in silicone, utile per migliorare la dissipazione del calore, specialmente in ambienti compatti o ad alte prestazioni, oltre ad un piccolo manuale d’istruzioni.
Il montaggio è facilissimo, basta aprire il case, installare la memoria, avvitare la singola vite per assicurare la stabilità del connettore, appoggiare il Foglio termico (se il case esterno ne è privo), chiudere il case e collegarlo al computer.
Al primo collegamento è richiesto di inizializzare la memoria: con macOS abbiamo optato per un filesystem APFS, l’ideale per l’uso di memorie SSD e ottimo per tutte le operazioni in ottica Apple, mentre se il disco è condiviso tra più computer, il formato ideale è ExFAT, che ha prestazioni appena inferiori ma che si può usare in lettura e scrittura anche su Windows.
Anche il mercato NAS si sta evolvendo verso il formato NVMe, con modelli pensati apposta, come il Flashstor 12 Pro Gen2, anche se pure i modelli più classici integrano slot per SSD di questo tipo.
In questi ultimi casi l’installazione hardware è più o meno la stessa, cambia molto l’aspetto software che è specifico per modello.

Velocità e uso
Le prove effettuate sull’unità esterna Terramaster, via USB4 su un MacBook Pro M3 Pro su connettore Thunderbolt 4, perfettamente compatibile con USB4, hanno dato esiti più che positivi.
La velocità viaggia su valori molto buoni: più di 1500 MB/s in scrittura e quasi il doppio (2800) in lettura sono dati che permettono all’SSD di essere usata in tantissimi ambiti, anche professionali.
L’archiviazione esterna, che sta diventando sempre più di moda grazie a connessioni come USB-C e Thunderbolt, molto veloci, è una risorsa da non sottovalutare, al contrario della memoria interna, il cui costo è tipicamente molto, molto più alto.

Una unità esterna che monta una memoria come Orico D10 NVMe M.2 SSD via USB4 o Thunderbolt 3 o superiore, permette di archiviare documenti di qualunque tipo, e di usarli anche attivamente.Un grafico può gestire un impaginato di InDesign, complesso, anche se tutti gli asset sono sull’unità esterna, così come un progetto di Premiere o di After Effects che punta a risorse archiviate esternamente sono perfettamente utilizzabili.
Nel nostro caso, una cartella contenente più di 500 immagini TIFF a livelli, da 4/8 MB l’una, si è aperta senza battere ciglio, con la generazione delle anteprime in tempo reale nel mentre che scrollavamo il contenuto della finestra. Nel caso di Jpeg, anche ad alta risoluzione, il lavoro sarebbe stato anche più semplice.
Abbiamo anche provato la nuova versione di Parallels 26 con qualche macchina virtuale Windows, senza nessun problema: questo indica un buon fattore di risposta per tutta quella serie di profili professionali che necessitano di archiviare macchine virtuali, su unità che siano pronte all’uso, ma il cui costo sia basso, perché magari sono utili solo una o due volte all’anno.
Ovviamente l’unità Orico D10 NVMe M.2 SSD funziona anche come unità di backup (ma su tagli più grandi, come quello da 2 TB), ma sarebbe un peccato, l’unità si presta a compiti ben più prestanti.
Conclusioni
Non è l’unità più veloce del listino Orico, ma è senza dubbio quella con il costo d’accesso più interessante, e anche il rapporto prezzo/prestazioni probabilmente più alto.
Quando si valutano queste unità di memoria serve capire esattamente quale sarà il compito: come unità di cache per un NAS da salotto, come disco di avvio per un Raspberry Pi, per qualche macchina virtuale da accendere e spegnere all’occorrenza, per l’archiviazione di foto, documenti, filmati, PDF, disegni vettoriali o altro, è perfetta.
Come disco di avvio di un computer, Mac o PC, magari cede il passo a unità più capaci in termini di velocità e forse, in ottica gaming, non è la scheda ideale perchè la richiesta di prestazioni è molto alta.
Inoltre, benché ovviamente i due tagli più interessanti siano quelli da 1 o 2 TB, è intrigante quella da 128 GB, anche solo come unità di supporto o per qualche prova, considerando il costo davvero irrisorio, che oramai è superato da quello di una pizza al taglio con una bibita a corredo.
Pro:
• Prezzo molto competitivo
• Cache pSLC generosa
• Ampia compatibilità
Contro:
• Non adatta come disco di avvio
Prezzo:
• 18,99 € (Capacità 128 GB)
• 25,99 € (Capacità 256 GB)
• 119,99 € (Capacità 2 TB)
Orico D10 NVMe M.2 SSD è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it
















