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Google non la spunta con l’antitrust UE ma riduce la multa

Google non è riuscita a convincere il Tribunale europeo a ribaltare la sentenza della Commissione UE per il caso antitrust relativo ad Android la multa, però, è stata ridotta del 5%. La Corte generale ha confermato la sentenza originale della Commissione del 2018 secondo la quale Google ha utilizzato la sua posizione dominante sul mercato per imporre restrizioni ai produttori di telefoni e tablet Android. Tuttavia, l’importo irrogato al gigante della tecnologia è adesso di 4,25 miliardi di euro.

La Commissione in precedenza ha rilevato che Google ha agito illegalmente rendendo obbligatorio per i produttori Android preinstallare le sue app e il suo motore di ricerca proprietario. In tal modo, la Commissione ha affermato che la società è stata in grado di “cementare la sua posizione dominante nella ricerca generale su Internet”. Circa l’80% dei dispositivi smart in Europa a luglio 2018 eseguiva il sistema operativo Android e le persone tendono ad essere contente delle opzioni predefinite che gli vengono fornite.

Questo è un affare enorme secondo FairSearch, il gruppo di organizzazioni che fanno pressioni contro il dominio della ricerca di Google e il denunciante originale nel caso, perché il motore di ricerca di Google è monetizzato con pubblicità a pagamento. Il gigante tecnologico guadagna la maggior parte dei suoi introiti dagli annunci online: sulla base delle informazioni, le entrate pubblicitarie di Google nel 2021 ammontavano a 209,49 miliardi di dollari. FairSearch ha anche affermato che rendendo obbligatorio per i produttori Android installare le sue app e i motori di ricerca, Google negava ai concorrenti la possibilità di competere in modo equo.

Google non la spunta con l’antitrust UE ma riduce la multa

Oltre a imporre restrizioni ai produttori di Android, i funzionari dell’UE hanno anche scoperto che Google “ha effettuato pagamenti a determinati grandi produttori e operatori di rete mobile” in un presunto sforzo per garantire che gli operatori installassero Google Search. In una dichiarazione fornita a Engadget, Google ha espresso la sua delusione per la decisione del tribunale e ha insistito sul fatto che Android ha creato più scelte per i consumatori:

Siamo delusi dal fatto che la Corte non abbia annullato integralmente la decisione. Android ha creato più scelte per tutti, non meno, e supporta migliaia di aziende di successo in Europa e in tutto il mondo

Il Tribunale è il secondo tribunale più alto dell’ UE, questo significa che Google potrebbe ancora appellarsi alla Corte di giustizia europea nel tentativo di annullare completamente la sanzione antitrust.


Cosa cambia per Apple e i Big IT con Digital Markets Act e Digital Services Act in questo articolod i macitynet.

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