Occhio a questa truffa telefonica, neppure gli esperti riescono a fermarla e c’è un motivo ben preciso. Di quale si tratta
Le truffe sono, purtroppo, all’ordine del giorno, e anche se si pensa “non succederà mai a me”, possono essere talmente ben architettate da riuscire a ingannare chiunque. Ecco perché è importante tenere sempre la guardia alta e fare attenzione ai vari dettagli.
Questi ultimi, infatti, sono essenziali per non cadere nei tranelli tesi dai malviventi. Una delle cose a cui fare maggiore attenzione e che fanno intuire che potrebbe trattarsi di una truffa, è l’urgenza.
I criminali instillano un senso di urgenza molto forte, portando l’utente a essere confuso e non sapere cosa fare. Ecco perché, presi dalla paura, in molti compiono azioni impulsive senza verificare minimamente i fatti.
Gli inganni sono tra i più svariati e i delinquenti possono arrivare a fingersi idraulici, carabinieri, funzionari dell’INPS o dell’Agenzia delle Entrate. Quello che deve colpire più di tutto, oltre al senso di urgenza, è la richiesta di denaro. Si tratta del primo segnale che dovrebbe farvi sospettare e che va tenuto bene a mente.
La truffa INPS e come tutelarsi al meglio
Una delle ultime truffe che circolano vede i malviventi spacciarsi per l’INPS e può essere alquanto rischiosa.

Nello specifico, se un utente ha delle credenziali per entrare nel sito INPS, il suo profilo potrebbe essere hackerato. L’hacker, una volta dentro all’area personale dell’utente, può arrivare a cambiare persino l’IBAN del malcapitato, e farsi accreditare il denaro che gli spetterebbe dal suddetto ente.
La Polizia Postale mette in guardia da questo genere di inganni che i truffatori usano per farsi dare informazioni personali sensibili. Non bisogna assolutamente comunicarle a nessuno, perché possono accadere cose come quella sopraccitata.
I poliziotti, peraltro, avvertono sul modus operandi dei malviventi. «I truffatori, utilizzando la tecnologia Voip (Voice over internet protocol) o un telefono Ip con Voip, che trasmette le chiamate sulla rete internet, telefonano nascondendosi dietro a dei reali numeri di telefono. Chi riceve la telefonata vede un numero o un nome sul display, che a volte è appartenente ad un reale contatto della rubrica o che è conosciuto perché magari è un numero usato dalla Banca o da Poste per comunicazioni di servizio».
Ma non è tutto, perché nel caso in cui si dovessero avere dubbi è bene contattare banca o Poste, oppure direttamente la Polizia di Stato «al numero di emergenza 113 o NUE 1-1-2. Se vi rendete conto che è in atto un tentativo di truffa potete segnalarlo sul sito www.commissariatodips.it».
Denunciare è sempre la soluzione migliore, in modo che gli agenti possano indagare ed eventualmente, arrestare i malviventi.
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