Come abbiamo riportato qualche giorno addietro, Opera ha deciso di abbandonare l’engine Presto per passare al Webkit. Il motore “Presto” potrebbe diventare open souce, almeno questo è quanto suggerisce Håkon Wium Lie (direttore tecnico della società norvegese) in una mailing list dedicata al WebKit. Resta da vedere quanto utile possa essere l’engine in questione: i rendering engine lineri non mancano (Webkit e Gecko, ad esempio) e il gesto potrebbe essere dunque solo un atto simbolico. Affinché un engine del genere possa essere realmente utile, è necessario il supporto di un buon numero di sviluppatori.
Non tutti hanno gradito il passaggio di Opera al Webkit: per Tristan Nitot, presidente di Mozilla Europa come abbiamo già riportato, si è trattato di “un giorno triste per il web”. Secondo Nitot, la decisione di Opera significherà meno diversità per i rendering engine e il rafforzamento di quella che è definita la monocultura del WebKit sul versante mobile, rendendo difficile favorire standard diversi da quelli pensati da chi promuove questo engine
[A cura di Mauro Notarianni]