Apple continua a non arrendersi quando si tratta di pagamenti esterni rispetto ad App Store. La multinazionale di Cupertino ha introdotto in Europa avvisi particolarmente evidenti per tutte quelle app che utilizzano pagamenti esterni invece del sistema proprietario per gli acquisti in app, siglato IAP, in‑app purchase.
In pratica, un’icona di colore rosso con punto esclamativo all’interno di un triangolo, segnala la presenza di questi pagamenti esterni. Inoltre, l’icona è anche contenuta all’interno di un banner di alcune righe, che compare in cima alla schermata dell’App Store, persino sopra nome e icona dell’app stessa. Il messaggio avverte che l’applicazione “non supporta il sistema di pagamento privato e sicuro all’interno di App Store” e che “utilizza acquisti esterni”.

Gli sviluppatori hanno confermato che, accanto al pulsante “Ottieni” per scaricare l’app, ora compare adesso la dicitura “Acquisti esterni” in tutte le app prive di IAP. A differenza degli Stati Uniti, nel mercato europeo non è infatti obbligatorio offrire una versione IAP quando si abilita un sistema esterno. Tuttavia, l’avviso è talmente “critico” — lo stesso livello di allerta che macOS riserva a potenziali perdite di dati — da richiamare l’attenzione dell’utente, creando anche una certa ansia.
La scelta di Apple arriva in un contesto di forti tensioni regolatorie. La Commissione Europea ha recentemente multato l’azienda per 500 milioni di euro, accusandola di violare il Digital Markets Act impedendo agli sviluppatori di informare gli utenti sui metodi di pagamento alternativi. Inoltre, il giudice Yvonne Gonzalez Rogers ha emesso lo scorso 30 aprile un provvedimento che vieta ad Apple di applicare regole volte a ostacolare il rimando a pagamenti esterni. Chissà se questo pop up possa rientrare, o meno, in queste restrizioni.
Resta però un dubbio sull’efficacia di tali avvisi: molti utenti potrebbero non notarli, dato che le app già installate si aggiornano automaticamente senza richiedere un nuovo passaggio dallo store. Inoltre, il DMA vieta di inserire schermate “spaventose” al momento dell’acquisto, quindi queste etichette rimangono visibili solo nella scheda dell’app, ma non nel flusso di pagamento vero e proprio.
Resta da vedere se la Commissione UE apprezzerà la soluzione escogitata da Apple per informare gli utenti sui pagamenti esterni.
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