Un nuovo messaggio fittizio sta arrivando a sempre più persone su queste due applicazioni, cosa si deve sapere per proteggersi
E’ ormai noto come le truffe online che sfruttano soprattutto servizi di messagistica siano la “piaga del nostro tempo”. Con lo sviluppo di applicazioni che connettono sempre di più le persone, si sono diffuse – purtroppo – tutta una serie di frodi che sfruttano proprio le comunicazioni attraverso questi sistemi.
A essere i canali più utilizzati dai malviventi sono le chat di Messenger e WhatsApp, due applicazioni appartenenti entrambe a Meta. Le vittime di frodi o tentativi truffaldini sono in crescita e i sistemi diventano ogni giorno più sofisticati, nello specifico ci sono alcuni messaggi a cui non bisogna mai rispondere.
Messaggi su Messenger e WhatsApp, attenzione alle truffe
Proprio perché sono in crescita i messaggi che arrivano agli utenti su Messenger e WhatsApp che nascondono truffe o tentativi fraudolenti, Meta ha deciso di correre ai ripari, aumentando la sicurezza di chi utilizza le sue applicazioni. Un passo in avanti importante che dimostra l’attenzione della grande società tecnologica verso gli utenti che la “scelgono” ogni giorno, ma descrive bene il panorama attuale, dove le truffe che sfruttano messaggi per agganciare le vittime sono in costante crescita.

Così Meta ha previsto due modi per proteggere gli utenti quando arrivano messaggi truffaldini. Il primo riguarda Messenger, la società tecnologica statunitense ha iniziato a testare un sistema che utilizza l’AI per riuscire a individuare in modo automatico messaggi sospetti che arrivano da persone sconosciute, così che possa invitare l’utente a bloccare subito il contatto e segnalare la truffa. All’utente arriverà un messaggio direttamente nella finestra della chat che informerà sul potenziale pericolo, sarà lui a decidere se bloccare il contatto o proseguire nella conversazione.
Un sistema analogo è stato pensato per WhatsApp, dove invece dovrebbero esserci avvisi di sicurezza che allertano gli utenti su comunicazioni che sono potenzialmente pericolose, così come comunicazioni che sottolineano i rischi della condivisione dello schermo. Due tipologie di interventi, quelli stabiliti da Meta, che mirano a ridurre il numero di vittime delle truffe online, creando in modo diretto una sorta di blocco che stoppa l’arrivo del messaggio.
E se questo non bastasse, la società tecnologica ha deciso di introdurre le passkey, vere e proprie chiavi d’accesso digitali che permettono l’autenticazione senza dover utilizzare una normale password, ma con riconoscimento facciale o impronta digitale, due metodi che sono difficilmente replicabili.
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