Importante novità per il digitale terrestre, è stato stabilito che in alcuni posti non sarà più possibile usarlo: cosa sta succedendo
Sulla vicenda è intervenuta la Cassazione e si è così creato un precedente giudiziario che potrebbe diventare un’apripista per successive decisioni. La questione riguarda l’utilizzo del digitale terrestre che è stato inibito in un posto particolare.
Dopo la sentenza della Cassazione la questione sembra essere stata chiusa e il digitale terrestre sarà vietato in questo luogo. Ma cosa è accaduto?
Digitale terrestre, al decisione della Cassazione è drastica
Si tratta di una vicenda giudiziaria che è iniziata in seguito all’ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Perugia, che ha respinto il richiamo di un detenuto. Quest’ultimo si era opposto alla decisione del magistrato di sorveglianza di Spoleto che, allineandosi a quanto disposto nel carcere di Terni, aveva negato l’autorizzazione a utilizzare i canali della radio FM attraverso il digitale terrestre della televisione.

Il detenuto, presentando denuncia, aveva evidenziato come il divieto fosse una violazione al diritto all’informazione, sottolineando come il fatto che potessero essere sintonizzati tutti i canali televisivi nazionali, non comprendeva le ragioni di sicurezza per le quali non si può fare la stessa cosa con i canali radio. Ma la Cassazione ha ritenuto le argomentazioni presentate dal detenuto infondate, ribadendo – con la sua sentenza – cosa dice la giurisprudenza in materia, ovvero che limitare solo alcuni canali non incide sul diritto all’informazione del detenuto, dato che gli è assicurata comunque la visione dei contenuti di maggiore diffusione nazionale.
Il detenuto aveva ottenuto le autorizzazioni per ascoltare le stazioni radio in modulazione di ampiezza AM e tre canali radio Rai che sono disponibili sul televisore attraverso il digitale terrestre. Lui avrebbe voluto accedere anche ad altri canali e la richiesta gli è stata negata.
Prima il Tribunale di sorveglianza di Perugia aveva negato il divieto di accesso alle radio FM, motivandole con ragioni di sicurezza e ordine pubblico. Nello specifico il giudice ha spiegato come con le frequenze FM è possibile trasmettere messaggi dall’esterno verso l’interno del carcere, un rischio evidentemente importante per tutti quei detenuti che si trovano al regime del 41-bis.
Successivamente la Cassazione ha rigettato il ricorso del detenuto, spiegando che la decisione del Tribunale di Perugia non aveva alcun pregiudizio concreto a un diritto soggettivo, nel caso in questione quello all’informazione. La vicenda è rimbalzata poi sui vari media, dividendo l’opinione pubblica.
![iGuide per i regali di Natale - macitynet..ti CTA Natale iGuida [per Settimio] - macitynet.it](https://www.macitynet.it/wp-content/uploads/2025/12/regali-di-natale-consigli-di-macitynet.jpg)











