Intel continua a soffrire in termini di risultati finanziari, per impasse tecnici (ha perso terreno ad esempio nella corsa ai chip per l’intelligenza artificiale a vantaggio di Nvidia e AMD), per le contestazioni al CEO (al quale Trump ha rinfacciato legami con la Cina) ma ora in soccorso del gigante tech è arrivato il governo americano: Donald Trump ha annunciato venerdì 22 agosto che la trattativa con l’azienda è conclusa e il governo degli Stati Uniti acquisirà una quota del 10% del gruppo, trasformando circa 10 miliardi di dollari del Chips and Science Act (eredità di Biden) in capitale azionario.
Poche settimane addietro Trump aveva criticato pubblicamente Lip-Bu Tan per i suoi legami finanziari con la Cina, poi chiesto al CEO di Intel un incontro alla Casa Bianca; dopo l’incontro Trump sembra aver cambiato idea sul CEO dell’azienda californiana, riferendo di avere compreso la storia personale che ha portato Lip-Bu Tan alla posizione di amministratore delegato dell’azienda specializzata in dispositivi a semiconduttore, microprocessori, componenti di rete, chipset per schede madri, chip per schede video e altri circuiti integrati.
Il sito The Verge riferisce che Donald Trump avrebbe proposto al capo di Intel una soluzione per mantenere il suo posto: permettere al governo americano di controllare il 10% nell’azienda. Il presidente USA ha definito l’operazione “un grande affare per l’America e anche per Intel”, spiegando che “i semiconduttori sono fondamentali per il futuro del Paese”.

I termini dell’accordo
L’accordo prevede che il Tesoro acquisti azioni a 20,47 dollari l’una, leggermente sotto la chiusura di venerdì a Wall Street, ma in linea con le quotazioni di inizio mese. Intel ha precisato che la partecipazione governativa sarà puramente passiva: non è previsto nessun posto nel board né poteri speciali, e un impegno a votare con le indicazioni del Consiglio nelle assemblee degli azionisti. Intel ha sottolineato ancora che «l’obiettivo è rafforzare la produzione americana di chip avanzati» e in un comunicato riferisce di sostegno da parte di partner quali Microsoft, Dell, HP e Amazon Web Services.
Nel momento in cui scriviamo l’indiscrezione è stata accolta in modo positivo in borsa: a Wall Street le azioni Intel hanno guadagnato il 5,5%, trascinando al rialzo anche altri titoli del settore.
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