Windows 7 per ora ruba utenti solo ai vecchi Os Windows

Windows 7 guadagna terreno rapidamente, ma non ferma lo scivolamento costante di Windows nel settore dei sistemi operativi. Questo quello che si può dire scorrendo i dati statistici presentati nel corso da NetApplications, una società  che si occupa di tracciare “l’audience” dei sistemi operativi e dei programmi più utilizzati sulla rete Internet.

Secondo quanto rilevato in ottobre, quello del lancio del nuovo Os di Microsoft, Windows ha toccato un nuovo minimo storico: 92,52%, al di sotto del 92,77% di settembre, questo nonostante Windows 7 sia già  stato segnalato al 2,15%. In termini pratici questo significa che Microsoft sta riuscendo, almeno in questa prima fase, a portare utenti verso il suo più recente sistema operativo, ma non lo fa a scapito di Apple né di altri concorrenti. Se, infatti, Mac Os con il 5,27% è al suo massimo storico, anche tutti gli altri sistemi operativi sommati insieme, con il 3,82% toccano il loro massimo degli ultimi mesi: da notare che in questo 3,82% è incluso anche l’1,17% di Mac Os 10.6 disponibile dalla fine del mese di agosto.

Apple può essere soddisfatta anche dell’andamento del sistema operativo di iPhone che è allo 0,37% del mercato: anche questo è il massimo dal momento del lancio dei dispositivi mobili di Apple. A gennaio dello scorso anno iPhone Os era solo allo 0,18%. Il dato statistico si somma allo 0,07% di iPod. Da notare che Windows Mobile Edition è solo allo 0,06% del mercato, come dire che la pletora di cellulare con Windows tutti sommati insieme sono meno usati di iPod per andare in Internet.

Continua a flettere anche la percentuale di utilizzo di Internet Explorer che è stata fissata in ottobre al 64,64%, quasi sei punti percentuali in meno dello scorso dicembre (70,50%). Chi beneficia maggiormente del regresso del browser di Microsoft è Google il cui Chrome è oggi al 3,58% contro il 3,17% di settembre, Firefox è al 24,07% mentre Safari è al 4,42%. Il sistema operativo di Apple è salito di un punto percentuale rispetto a dicembre (3,41%) e dello 0,18% rispetto a settembre e anche in questo caso è segnalato ai massimi della sua storia.