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Tesla e Waymo fanno a gara a chi ce l’ha più grande

L’estensione della copertura geografica del servizio robotaxi di Tesla sta facendo discutere per la velocità dell’operazione e il significato non troppo simbolico né velato della forma sulla mappa: nel giro di pochi giorni Waymo risponde alla sfida estendendo a sua volta, e in modo consistente, la copertura delle sue auto a guida autonoma in collaborazione con Uber.

Lo scontro sta avvenendo nella città di Austin in Texas, tra i primissimi stati in USA già dotato di regolamentazione pro auto a guida autonoma, per ora insieme alla California, Arizona e pochi altri, ma previsti presto in rapido aumento.

Occorre ricordare che Waymo è arrivata in Austin diversi mesi prima di Tesla, ma ha impiegato molto più tempo per ampliare la sua area di servizio. Ora l’area coperta da Tesla è di 42 miglia quadrate (circa 108 km quadrati): Waymo era ferma da tempo a 37 miglia quadrate (96 km quadrati), mentre ora balza in testa a 90 miglia quadrate (233 km quadrati).

I robotaxi Tesla aumentano a vista d’occhio - macitynet.it
L’area in blu è quella dei robotaxi Waymo, in rosso l’area ora coperta dal servizio Tesla: immagine di Robin@xdNiBoR su X

In ogni caso la guerra per la guida autonoma e i robotaxi è solo agli inizi: oltre alla tecnologia, le tempistiche saranno dettate da leggi e regolamentazioni nei vari stati e aree geografiche.

La soluzione di Waymo richiede espressamente un’area geografica limitata e una suite di sensori e computer a bordo piuttosto costosa. In aggiunta servono cartografia e mappe in alta definizione dell’area del servizio, operazione che richiede tempo e denaro per far circolare veicoli che raccolgono i dati.

Invece sull’altro versante, da anni Elon Musk e Tesla puntano tutto sulla guida autonoma interamente basata su reti neurali ed esclusivamente sulla visione tramite videocamere. Non servono costosi sensori LiDAR né radar, e non servono nemmeno mappe in alta definizione.

Tesla e Waymo fanno a gara per chi ce l’ha più grande - macitynet.it
L’area di servizio dei robotaxi Waymo in Austin con l’ultima espansione in blu chiaro – immagine di Waymo

In aggiunta Waymo deve comprare auto dai costruttori terzi per poi installare la sua suite di sensori, inoltre si appoggia a Uber. Al contrario Tesla produce da sé le sue auto e ha già creato l’app per il servizio robotaxi.

Diverse società, non i marchi storici di auto, stanno lavorando su guida autonoma e robotaxi. La gara alla velocità di espansione del servizio può finalmente rivelare al mondo se a vincere sarà la piattaforma dell’apripista Waymo, oppure Elon Musk e Tesla con visione, reti neurali e tutto fatto in casa.

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