Una nuova tecnologia promette di cambiare per sempre il rapporto tra spettatore ed emittente, rendendo la televisione più interattiva, più intelligente e soprattutto più ricca di contenuti gratuiti.
Nonostante sia un apparecchio primordiale rispetto al computer e ai cellulare, la televisione negli anni ha subito grandi trasformazioni, sia nella forma che nella struttura tecnologica. Dal biano e nero ai colori, dalle forme arrotondare e pesanti alla linea più snella con schermo piatto dei recenti televisori smart, ma soprattutto dalla versione con segnale analgoico fino al salto incisivo del digitale. E adesso si ritrova di nuovo in un punto di svolta.
Dopo anni di transizione verso l’alta definizione, il digitale terrestre è pronto a entrare in una fase successiva, in cui il confine tra TV tradizionale e contenuti online diventerà sempre più sottile. Non si tratta di un cambiamento improvviso, ma di un’evoluzione guidata da tecnologie già presenti nei nostri televisori, spesso senza che ce ne rendiamo conto.
Tra le innovazioni più discusse in questi mesi c’è un sistema che promette di trasformare la TV in un ambiente più interattivo, personalizzato e ricco di servizi: una soluzione ibrida che combina la ricezione del segnale broadcast con le potenzialità della rete Internet. Una fusione che potrebbe rivoluzionare sia l’esperienza di visione sia il modello economico di molte emittenti.
HbbTV, il ponte tra la TV di ieri e quella di domani
Il futuro della televisione non è fatto solo di nuovi canali o risintonizzazioni, ma di una TV capace di comportarsi come una piattaforma digitale, offrendo contenuti aggiuntivi, streaming gratuito e servizi intelligenti. E tutto ruota attorno a un protagonista: lo standard HbbTV.

HbbTV (Hybrid Broadcast Broadband TV) è una tecnologia che permette ai televisori compatibili di integrare i contenuti del digitale terrestre con servizi interattivi via Internet. Non parliamo di un’app come quelle delle smart TV, ma di una funzione integrata nel segnale dei canali stessi. Basta sintonizzarsi e il televisore è in grado di mostrare menu aggiuntivi, programmi on demand, guide avanzate e persino servizi pubblicitari personalizzati.
Nel novembre 2025, questo standard è tornato al centro della scena in occasione dell’HbbTV Symposium and Awards, un evento internazionale in cui produttori, broadcaster e aziende tech discutono le evoluzioni future. L’interesse crescente non riguarda solo il lato tecnico, ma anche le nuove opportunità commerciali che questo sistema può offrire.
Uno degli aspetti più rivoluzionari riguarda il modello pubblicitario. Con HbbTV le emittenti televisive possono avvicinarsi a ciò che oggi succede sui social o nelle piattaforme di e-commerce: annunci mirati, campagne personalizzate e interazioni dirette con lo spettatore.
Gli esempi sono già concreti: QR Code a schermo che permettono di acquistare in pochi secondi un prodotto mostrato in TV, scansione intelligente del contenuto (se il programma parla di videogiochi, il sistema è in grado di proporre spot pertinenti), inserzioni dinamiche che cambiano in base all’orario, alla zona o ai comportamenti di visione. Per le TV significa una nuova linfa economica; per lo spettatore, una pubblicità più mirata e meno casuale.
La parte più interessante per il grande pubblico è l’espansione dei contenuti on demand gratuiti. HbbTV può rendere disponibile un catalogo online collegato al canale tradizionale, con programmi, documentari, notiziari e speciali accessibili senza abbonamento. È un modello già utilizzato da diverse emittenti europee e destinato a crescere anche in Italia. In pratica, il digitale terrestre non scomparirà, ma si arricchirà di un “secondo livello” online. Una televisione ibrida, appunto: stabile come la TV tradizionale, ma flessibile come lo streaming.
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