Jony Ive ha portato con sé nella sua nuova azienda di design molte persone che facevano parte del team di designer Apple e sta lavorando da mesi su un misterioso gadget per conto di OpenAI. Sono circolate diverse indiscrezioni su cosa potrebbe essere l’oggetto in questione; per ora non c’è niente di sicuro; si sa soltanto che non parliamo di auricolari senza fili né di un paio di occhiali smart, e nemmeno spille come la famigerata Humane Pin o affini.
Finora l’idea più accreditata era quella di un apparecchio pensato per essere tenuto su un piano durante l’uso, facile da trasportare, in grado di ascoltare (grazie a microfoni incorporati), con sensori bar per rendersi conto dell’ambiente che lo circonda e di lavorare in simbiosi con smartphone e computer.
Il sito AndroidAuthotiy riporta una indiscrezione da prendere con le molle: il misterioso oggetto potrebbe essere… una penna, forse un vero e proprio strumento di scrittura tradizionale o più probabile una moderna versione digitale da abbinare ad altri sistemi. Senza bisogno di display, la penna in questione potrebbe integrare microfoni per ascoltare l’audio di chi sta intorno alla stessa e apparire discreta, leggera, facile da trasportare in tasca, con un cappuccio che consentirebbe di riporla nel taschino esterno di una giacca o altro indumento. Non è da escludere anche la presenza di qualche fotocamera e funzionalità di computer vision per meglio comprendere l’ambiente circostante.
Se sarà un vero e proprio strumento di scrittura analogico, la fantasia ci fa pensare a possibile sistema di riconoscimento della scrittura: tecnologie simili esistono e la penna potrebbe essere interessante per prendere appunti, da indicizzare e rendere accessibili da ChatGPT. Nel caso di una penna digitale, si potrebbe pensare a funzionalità smart da sfruttare con smartphone e tablet.

Della produzione dell’oggetto si occuperà Foxconn?
Indipendentemente da come si presenterà l’oggetto, sembra che Altman vorrebbe evitare la produzione in Cina (probabilmente per limitare problematiche legate ai dazi) e il paese più “papabile” per la produzione dell’oggetto sembra al momento il Vietnam. Dopo aver considerato Luxshare, si vocifera che sarà Foxconn il partner incarico di produrre il dispositivo, due nomi che già lavorano per Apple. Il “papà” di ChatGPT starebbe prendendo in considerazione anche la produzione direttamente negli Stati Uniti, in una fabbrica gestita da Foxconn. Recentemente, l’ex designer di Apple e il capo di OpenAI hanno riferito di essere entusiasti dei prototipi realizzati. Per capire di cosa stiamo parlando (conoscendo lo stile di Ive, sicuramente un oggetto dalle linee minimaliste) basterà attendere qualche mese.
Per chi volesse rinfrescarsi la memoria, ricordiamo che Jony Ive ha lasciato Apple nel 2019 dopo aver ricoperto per anni il ruolo di chief design officer. In seguito ha fondato lo studio di design LoveFrom, con il quale ha continuato a collaborare con Apple fino al termine ufficiale della partnership nel 2022.
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