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Dietro l’acquisizione lampo di Motorola la fretta Google di battere Microsoft

Google acquistando Motorola Mobility ha operato d’urgenza, sotto la minaccia di un’azione di Microsoft che aveva dato il via ad una trattativa parallella che andava avanti da diverso tempo. Questo quanto si apprende da un articolo pubblicato questa notte da GigaOm.

Secondo il sito americano Microsoft era una delle diverse società che stavano trattando l’acquisto del gruppo, ormai indipendente, che per Motorola costruiva cellulari; l’eventualità che le tecnologie e i brevetti di “Moto” potessero finire ad una delle due realtà che con Apple stanno maggiormente lavorando per creare intorno ad Android una sorta di cordone sanitario costituito da proprietà intellettuali era qualche cosa che Google doveva evitare assolutamente. Il risultato sarebbe stato non solo la perdita di un alleato (Motorola costruisce dispositivi Android) ma anche un nuovo foltissimo pacchetto di brevetti nelle mani di un nemico.

Secondo GigaOm Motorola avrebbe scelto Google per il fatto che Microsoft non aveva alcuna intenzione di continuare a produrre telefoni ma solo di acquisire le proprietà intellettuali. Le trattative tra Motorola e Google sarebbero iniziate solo cinque settimane fa e hanno coinvolto inizialmente solo i massimi vertici delle due aziende: Larry Page e Sanjay Jha accanto ai quali al tavolo si sono collocati solo un ristrettissimo numero di dirigenti.

Intanto Google ha fatto sapere che non ha alcuna intenzione di chiudere la contesa legale aperta da Apple contro Motorola; secondo il capo dell’ufficio legale David C. Drummond «saranno i dirigenti di Motorola ad occuparsene». Microsoft invece ha approfittato delle prime ore di clamore intorno all’acquisizione per far sapere che ora con la mossa di Google l’unica piattaforma agnostica e realmente aperta nel mondo mobile è Windows  riferendosi all’impegno diretto nella produzione di hardware che ormai anche Google e non più solo Apple, hanno nel settore dei cellulari.

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