HP, leader mondiale nel settore server, potrebbe essere la prima grande società a proporre server basati su architettura ARM. La società ha affermato di voler utilizzare chip specificatamente pensati per l’ambito server progettati da Calxeda.
Calxeda (nota in passato con il nome Smooth-Stone) sta lavorando sull’architettura Cortex A9 quad-core e in particolare su un progetto che comprende 120 chip, per un totale di 480 core, in un’unità rack 2U. A detta degli sviluppatori, i chip hanno un consumo medio di 5 watt per nodo (1,25 watt per core) inclusa la DRAM. Prodotti presumibilmente con tecnologie a 28nm o 45nm, non si hanno al momento notizie sul supporto ai 64 bit; è ad ogni modo probabile che questo sia scontato in virtù del target per il quale le future CPU sono pensate. Sarà a questo punto sarà interessante capire in che modo Intel risponderà: già qualche mese addietro la società di Santa Clara ha annunciato per il 2012 Atom dedicati ai server, con supporto per tecnologie di virtualizzazione e microarchitetture a basso consumo.
[A cura di Mauro Notarianni]
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