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L’accordo tra Apple e Qualcomm ha spinto Intel a lasciare i chip modem

Pochi giorni addietro Qualcomm e Apple hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per porre fine alle dispute legali fra le due aziende a livello globale. L’intesa include un pagamento da parte di Apple a favore di Qualcomm. Le aziende hanno inoltre stipulato un accordo di licenza della durata di sei anni, con validità dal primo aprile 2019 e possibilità di proroga per ulteriori due anni, e un accordo pluriennale per la fornitura di chipset.

Apple ultimamente aveva fatto affidamento a Intel ma quest’ultima ha dimostrato di non poter produrre nei tempi richiesti da Apple i modem 5G per l’uso sui futuri iPhone.

Intel ha preferito uscire dal business dei chip modem e finora si era intuito che il repentino abbandono del mercato dei modem 5G era frutto della pace tra Apple e Qualcomm. Mancava una conferma ufficiale e questa arriva ora da una dichiarazione del CEO di Intel, Bob Swan, rilasciata al Wall Street Journal a margine della presentazione dei risultati finanziari di Intel Corporation relativi al primo trimestre 2019.

«Alla luce degli accordi tra Apple e Qualcomm – ha spiegato Swan – Abbiamo valutato le prospettive di guadagnare offrendo questa tecnologia per gli smartphone e ritenuto al momento di non vedere un percorso». In pratica, secondo quanto dichiarato da Swam, l’annuncio dell’uscita dal mercato dei chip-modem da parte di Intel è una decisione arrivata a ciel sereno, dopo l’accordo tra la Mela e Qualcomm.

Robert Swan, CEO di Intel
Robert Swan, CEO di Intel

Intel è non solo bloccata sul versante 5G per qualche motivo sconosciuto e non solo non sembra in grado di risolvere la questione in tempi brevi, ma è anche ferma sull’ormai datata tecnologia di costruzione dei processori a 14 nanometri, mentre i principali concorrenti stanno passando o sono già passati ai 7nm e già si parla di 5nm.

Non è chiaro adesso cosa farà Apple. Su alcuni modelli di iPhone Apple potrebbe sfruttare ancora i chip-modem di Intel; su altri, se riuscirà a fare in tempo, dovrebbe sfruttare i nuovi modem di Qualcomm. Quest’ultima è l’azienda che può ad ogni modo cantare vittoria e che si trova ora con il coltello dalla parte del manico: Apple deve sottostare, volente o nolente, agli accordi se non vuole rimanere senza chip modem.

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