I tre principali operatori di telefonia mobile italiani sono stati multati dall’antitrust AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per pratiche commerciali scorrette relative al roaming marittimo. Le sanzioni variano per i tre operatori, con Vodafone soggetta alla multa più elevata, pari a 2 milioni di euro, seguita da Tim con 1,8 milioni di euro, infine da WindTre per 1,35 milioni di euro.
Il roaming marittimo permette ai passeggeri di navi e traghetti di continuare a effettuare telefonate e accedere a Internet tramite smartphone, tablet e computer anche quando la nave si allontana dal porto e non sono più disponibili le reti cellulari terrestri.
Non appena la nave si allontana dalla costa, quando si interrompe il collegamento alle reti cellulari terrestri, i dispositivi mobile si collegano in automatico alla stazione base installata a bordo per il collegamento satellitare per telefonia e dati. Quando la nave torna vicino alla costa e risultano disponibili nuovamente le reti cellulari tradizionali, il roaming marittimo e il collegamento satellitare si interrompono.
La multa più elevata inflitta a Vodafone è dovuta al fatto che secondo AGCM l’operatore ha applicato pratiche commerciali scorrette con i propri utenti, per l’assenza di informazioni adeguate e tempestive riguardanti l’addebito dei costi sul roaming marittimo.
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