Se volete prodotti innovativi da Apple, non guardate al 2026. L’anno in arrivo ha sì una sequela di dispositivi che portano la patina del nuovo ma fuori e in parte anche dentro saranno semplici aggiornamenti fondati sul progresso dei processori. Lo dice il solito Mark Gurman nella sua newsletter domenicale dedicata al mondo Apple.
Il notiziario, in gran parte dedicato alla struttura dirigenziale di Apple — le cui ultime mosse, secondo il giornalista di Bloomberg, non possono ancora essere interpretate come l’avvio del processo di sostituzione di Tim Cook — si occupa nella parte finale dei piani di Cupertino per i prossimi mesi.
L’argomento era già stato affrontato qualche giorno fa e qui c’è un riassunto. L’aspetto di maggior interesse, anche se non certo una sorpresa, è che Apple sta faticando a seguire la tabella di marcia che aveva delineato a causa dei ritardi sull’intelligenza artificiale. Così avremo fondamentalmente degli “speed bump” (come si diceva una volta) di quel che già c’è.
Linea prodotti 2025–2026
- MacBook Pro 14″ e 16″ con chip M5. Previsti per l’inizio del 2026, in ritardo sul consueto lancio autunnale che doveva arrivare entro fine 2025.
- iPhone 17e. Versione economica annuale, con design simile al 16e e chip A19 nella primavera dell’anno prossimo.
- Nuovo iPad base. Un modello aggiornato per sostituire quello con processore A16. Anche l’attesa si fissa alla primavera.
- iPad Air 11″ e 13″ con chip M4. Evoluzione della linea con prestazioni migliorate rispetto all’M3.
- Nuovo monitor esterno Apple. Primo display nuovo dopo lo Studio Display del 2022.

Possibile eccezione: lo smart display domestico
Lo smart display per la casa che segna il debutto in una categoria completamente nuova per l’azienda, un dispositivo pensato per presidiare lo spazio domestico con funzionalità legate all’assistenza vocale, alla gestione dei dispositivi smart e probabilmente anche all’intrattenimento, doveva essere lanciato entro il 2025.
A bloccare il piano è stato ancora il ritardo sull’intelligenza artificiale. Il debutto ci sarà, sperabilmente, sulle spalle di un ritardo che metterà Apple in una condizione complicata e delicata.
In primo luogo questo dispositivo, noto internamente con il nome in codice J490, deve contare sul fatto che davvero la Siri con AI, inizialmente prevista per iOS 18.4, arrivi.
L’assistente digitale doveva essere in grado di accedere ai dati personali dell’utente per rispondere in modo più contestuale alle richieste e di sfruttare le informazioni visualizzate sullo schermo. Il cuore dell’interazione sarebbe stato basato proprio sulla voce grazie a una nuova versione del framework App Intents, pensata per offrire un controllo sulle app e sulle funzioni di sistema.
Apple però, come detto, ha dovuto ricominciare tutto da capo perché Apple Intelligence era imprecisa e incapace di fare quello per cui era stata disegnata. Il progetto ha così accumulato almeno un anno di ritardo rispetto alla timeline interna inizialmente fissata da Apple.
Ora anche nel caso in cui arrivasse sul mercato nei prossimi mesi, partirebbe con un netto svantaggio rispetto a concorrenti come Amazon (con la linea Echo Show) e Google (con i Nest Hub), che presidiano questo segmento da anni ed è difficile capire come potrà comportarsi sul mercato.
In ogni caso, se non altro, si tratterà dell’unico prodotto con la faccia del nuovo in arrivo entro il 2026. In attesa di un 2027 che invece potrebbe essere stracolmo di innovazione.












