Ormai pubblicità è diventata la parola d’ordine dei principali servizi di streaming con Amazon, Netflix e anche Disney (e altri) che propongono tutti un abbonamento con inserzioni pubblicitarie, mentre Apple TV è tra i pochissimi che non lo ha ancora fatto e nemmeno prevede di farlo, come dichiara Eddy Cue, responsabile della divisone servizi di Apple, riportato da The Hollywood Reporter.
Nel corso degli anni diverse anticipazioni hanno periodicamente indicato l’interesse di Apple per l’acquisizione di una major del cinema o della TV, così come di piani in corso per creare un abbonamento Apple TV a prezzo abbordabile sostenuto dalla pubblicità. Non a caso proprio le acquisizioni e la pubblicità sono le due domande rivolte a Eddy Cue durante l’intervista concessa a Screen International, insieme a Jamie Erlicht e Zack Van Amburg, responsabili di Apple TV.

La pubblicità non è gradita su Apple TV, per ora
Quando l’intervistatore chiede a Eddy Cue se Apple sta valutando un piano con pubblicità, il dirigente risponde laconicamente “Niente al momento”. Una risposta più articolata arriva poco dopo, quando il dirigente è nuovamente incalzato con un’altra domanda, sempre sulla pubblicità in Apple TV:
“Di nuovo, non voglio dire di no per sempre, ma non ci sono piani.
Se riusciamo a rimanere aggressivi con i nostri prezzi, è meglio che i consumatori non vengano interrotti dalla pubblicità”.
Per distinguersi dagli altri servizi di streaming concorrenti Apple eviterà la pubblicità ai suoi utenti, ma non è detto che in futuro possa cambiare idea.

Niente mega acquisizioni, produzione propria
Nel corso dell’intervista è stato poi chiesto a Eddy Cune se Apple avesse intenzione di fare un’offerta per l’acquisizione di Warner Bros Discovery, da alcune settimane a caccia di un compratore. Anche in questo caso tra i nomi interessati trapelati sono emersi Netflix e anche Apple. Ma come per la pubblicità, Eddy Cue ha respinto anche queste anticipazioni:
“Stessa risposta di prima, ma bisogna guardare ad Apple da un punto di vista storico”
“Non facciamo molte acquisizioni importanti. In genere facciamo acquisizioni molto piccole, non legate ad Apple TV, quindi non credo che ciò accadrà perché ci piace quello che stiamo facendo. Stiamo costruendo e continueremo a farlo”.
La strategia di produrre direttamente contenuti di qualità per il proprio servizio di streaming è alla base del successo di Netflix ed è anche la strategia seguita da Apple. La più grande acquisizione nella storia di Cupertino è quella di Beats per tre miliardi di dollari: tutte le altre operazioni effettuate sono per importi più contenuti e per realtà piccole.
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