TSMC ha avviato la produzione in serie di chip con il processo produttivo tecnologico N2 (2nm). L’azienda non ha rilasciato un comunicato stampa ufficiale ma in precedenza ha riferito più volte che questo processo produttivo non avrebbero subito ritardi e dell’avvio previsto entro il quarto trimestre dell’anno.
“TSMC ha avviato la produzone in. serie della tecnologia 2nm (N2) nel Q425 come previsto”, si legge nelle pagine web dell’azienda taiwanese dedicate ai 2 nanometri.
Dal punto di vista dei miglioramenti, N2 promette guadagni in termini di performance tra il 10% e il 15% a parità di potenza, una riduzione dei consumi nell’ordine del 25%-30% a parità di performance e un 15% nell’incremento della densità dei transistor rispetto al nodo N3E nel design di componenti logici, analogici e SRAM. Dal punto di vista del design della sola logica, la densità dei transistor è fino al 20% superiore rispetto al nodo N3E.
Il nodo N2 è il primo di TSMC a sfruttare il design con transistor nanosheet gate-all-around (GAA) che andrà a rimpiazzare il FinFET (Fin Field-effect), superandone limiti di scaling fisici e prestazionali. La nuova disposizione geometrica consente di migliorare il i controllo elettrostatico, riduce le dispersioni e consente di sfruttare transistor più piccoli senza sacrificare le prestazioni ed efficienza energetica.


Smartpne e AI
Il nodo N2 sfrutta anche condensatori super-high-performance metal-insulator-metal (SHPMIM), indicati come in grado di raddoppiare la capacitanza rispetto al design SHDMIM e migliorare stabilità ed efficienza energetica.
“N2 è sulla buona strada per la produzione in serie con buona resa dalla fine di questo trimestre”, aveva riferito l’a.d. C.C. Wei all’ultima presentazione del trimestre fiscale di ottobre. “Prevediamo un rapido incremento nel 2026 alimentato sia dagli smartphone sia dalle applicazioni di HPC AI”.
Secondo una indiscrezione circolata già ad agosto, Apple ha già siglato accordi per la produzione di suoi chip con il nodo N2 di TSMC. Cupertino vuole i processori, che dovrebbe dare una spinta consistense ai dispositivi su cui saranno montati per farne la base dei suoi A20 destinati alla gamma iPhone 18.











