A gennaio 2026 Google Gmail abbandonerà il POP3, protocollo ormai in disuso che ha il compito di permettere, mediante autenticazione, l’accesso da parte di un client (es. l’app Mail di Apple) ad un account di posta elettronica con un host server e scaricare le e-mail dell’account stesso.
A riferirlo è Google annunciando “imminenti modifiche” a Gmailify e POP in Gmail. La prima funzionalità consente di applicare al proprio account email di terze parti funzionalità speciali come la protezione dallo spam o l’organizzazione della posta in arrivo; la seconda ha finora consente di leggere i messaggi di un account di terze parti in Gmail sfruttando il vecchio protocollo.
Google spiega che a differenza delle connessioni IMAP, POP funziona solo con un singolo dispositivo e non sincronizza le email in tempo reale. Le email vengono invece scaricate e non è possibile specificare la frequenza dei download delle nuove email.
Se non leggete la posta dal web (dal sito Gmail.com) e sfruttate applicazioni di posta elettronica, il consiglio è di configurare le caselle Gmail sfruttando la connessione IMAP standard.
Vantaggi di IMAP
IMAP è un protocollo molto più avanzato rispetto a POP3. Quest’ultimo è un protocollo di vecchia concezione, in origine progettato per essere usato in un solo computer. A differenza dei protocolli moderni che usano la sincronizzazione bidirezionale, POP3 supporta solo la sincronizzazione unidirezionale della posta elettronica, consentendo agli utenti solo di scaricare messaggi di posta elettronica da un server a un client. Per questo gli account POP3 non dispongono della maggior parte delle funzionalità di base disponibili nei servizi più moderni.
Per esempio con il protocollo POP3 non c’è possibilità di contrassegnare un messaggio come letto in più dispositivi (ovvero ogni volta che un utente scarica un messaggio in un dispositivo diverso tramite POP, viene visualizzato come nuovo messaggio invece di indicare che è stato letto in un altro dispositivo). Assente anche la possibilità di inviare messaggi da più dispositivi (la posta inviata non può essere sincronizzata con POP e può essere salvata solo nel dispositivo da cui è stata originata, o ancora la possibilità di eseguire il push dei messaggi di posta elettronica nel dispositivo non appena arrivano.
Nei primi giorni di ottobre Google ha svelato Home Premium, l’evoluzione della casa smart secondo il colosso di Mountain View.












