I rumours dei mesi scorsi sono ormai una quasi certezza: Signify si prepara a lanciare Hue Hub Bridge Pro, il primo aggiornamento sostanziale dell’hub Philips Hue dopo circa un decennio. Le informazioni sono emerse da una pagina “New on Hue” pubblicata per errore e poi rimossa, ma ripresa da testate e blog di riferimento nel mondo smart home.
In sintesi: più potenza, più capienza, nuove funzioni “intelligenti” e una tecnologia – MotionAware, capace di trasformare le luci in sensori di movimento, che abbiamo visto in prodotti di aziende della “concorrenza”.
Tutte le novità di Hue Pro in arrivo
Secondo le indiscrezioni, Hue Hub Pro dovrebbe portare un salto di prestazioni importante a livello di harware: processore quad-core Cortex a 1,7 GHz, 8 GB di RAM e 8 GB di memoria. Il Pro promette anche risposte fino a 5 volte più rapide.
Importante poi l’aumento di capienza: fino a 150 luci, 50 accessori (interruttori, sensori, ecc.) e 500 scene. Sono numeri tripli rispetto alla generazione attuale e parlano agli utenti più evoluti che oggi sono costrettti a suddividere l’impianto su più bridge.
Arriva finalmente la connettività Wi-Fi (oltre all’Ethernet) e l’alimentazione via USB-C. Due scelte pratiche: grazie al Wi-Fi il posizionamento diventa più flessibile, mentre USB-C semplifica l’alimentazione.
MotionAware: le lampadine diventano sensori
Sicuramente la novità più interessante dal punto di vista energetico e della comodità d’uso è MotionAware, una tecnologia integrata nell’hub Pro che, in combinazione con almeno tre punti luce nella stessa stanza, permetterà di rilevare il movimento sfruttando la rete Zigbee.
L’idea non nasce dal nulla: a gennaio Ivani ha mostrato Sensify, un sistema di Wireless Network Sensing che abilita il motion sensing via Zigbeec on un semplice aggiornamento firmware. Se Hue l’adottasse davvero, molti utenti potrebbero fare a meno dei sensori PIR tradizionali in diverse stanze.
Funzioni “AI” e integrazione con Sonos
Nelle indiscrezioni online si citano funzioni AI avanzate: è possibile che si aggancino all’assistente generativo annunciato da Philips Hue ad inizio 2025 per creare scene su misura con prompt vocali o testuali.
Sempre nel pacchetto di novità, dovrebbe arrivare il controllo delle luci con Sonos Voice Control direttamente dagli speaker Sonos, con comandi locali (on/off, intensità, colore, scene) e senza la necessità di un collegamento internet.

Cosa puo cambiare rispetto all’attuale Hue Bridge versione 2
Per capire l’impatto del Pro, mettiamo in fila cosa cambia rispetto al bridge in commercio oggi:
- Capacità: Bridge v2 gestisce fino a 50 luci e, ufficialmente, fino a 12 accessori su un singolo hub; il Bridge Pro punta a 150/50/500 (luci/accessori/scene). Per impianti estesi è una svolta.
- Prestazioni: da un hardware minimale a CPU quad-core 1,7 GHz con 8 GB RAM e risposta 5× più rapida Con scenari, automazioni la differenza dovrebbe sentirsi.
- Connettività: v2 è Ethernet-only e “funziona senza Wi-Fi”; Pro aggiunge Wi-Fi per la rete e USB-C per l’alimentazione, mantenendo probabilmente la porta Ethernet.
- Sensing integrato: v2 richiede sensori dedicati per il movimento; Pro introduce MotionAware (con tre punti luce minimi) per il motion sensing via Zigbee.
- AI e automazioni: v2 ha già automazioni solide e Matter via bridge; Pro dovrebbe sbloccare funzioni AI più spinte e nuove integrazioni (come Sonos Voice Control).
E l’ecosistema attorno: lampadine, strisce e… un campanello 2K
La stessa fuga di notizie ha rivelato un campanello video cablato 2K, nuove Festavia (anche in versione Globe String da esterno) e strisce LED indoor/outdoor più luminose e precise grazie a ChromaSync. Interessante anche una lampadina a passo Edison più efficiente (con un -40% di consumo) con dimming fino allo 0,2%. Sono indizi di una gamma in evoluzione, con attenzione a risparmio energetico e colore.
Quando arriva e con che prezzo
Signify ha fissato un evento stampa a Berlino il 3 settembre, a ridosso di IFA 2025 (inaugura il 5 settembre): è realistico aspettarsi l’annuncio ufficiale in quell’occasione. Prezzi e disponibilità non sono stati comunicati; alcune analisi ipotizzano un listino più alto del bridge attuale (59,90 Euro in Italia), ma sono stime da prendere con cautela.
Cosa significa per chi ha già Hue
Nel quotidiano, il valore del Pro si misurerà in tre direzioni
- Scalabilità senza compromessi
Se oggi siete vicini al limite dei 50 dispositivi o notate lentezze con scene complesse, il Pro promette maggiore reattività. Per installazioni multi-stanza, giardini e ambienti “ricchi” di accessori, poter sfruttare un solo hub è già un risparmio in tempo, spese di cablaggio e manutenzione. - Automazioni più “umane”
Con MotionAware e l’AI, la casa può “capirvi” meglio: si entra in salotto, le luci seguono il movimento senza sensori aggiuntivi; la sera si richiede una scena “rilassante”, l’assistente Hue la compone e la affina nel tempo. È la direzione che l’azienda ha tracciato a gennaio—e il Pro sembra il tassello hardware giusto. - Installazione più semplice
Wi-Fi + USB-C significano meno vincoli: niente obbligo di Ethernet vicino al router, più libertà di posizionamento (utile per coprire meglio case a più piani).
Le incognite
- Migrazione: non sappiamo se ci sarà una procedura guidata per spostare lampade, accessori e stanze dal vecchio bridge al Pro senza riconfigurare tutto.
- Limiti software: i 150/50/500 sono numeri ufficiali? O soglie consigliate? Sarà interessante capire come si comporta il sistema con impianti misti e scene pesanti.
- Prezzo e bundle: resterà un accessorio “pro” per power-user o diventerà il nuovo standard col tempo? Qui decideranno listino e pacchetti di partenza.
Hue Hub Pro non sarà “solo” un bridge più veloce; è uno strumento che proverà a spostare l’intelligenza in casa, rendendo l’ecosistema più scalabile e sensibile al contesto senza riempire le stanze di sensori. Se le promesse riportate da hueblog su MotionAware e AI saranno mantenute, chi oggi ha un impianto Hue medio-grande non dovrà chiedersi se fare l’upgrade, ma quando—e a che prezzo. Per tutti gli altri, sarà l’occasione giusta per iniziare con una base più moderna e pronta al futuro.
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