Mentre il mondo e i migliori analisti si chiedono se stiamo vivendo una bolla generata da AI pronta a scoppiare, il mercato e la finanza dell’intelligenza artificiale non si fermano: per Nvidia la crescita esponenziale di AI significa produrre abbastanza GPU per soddisfare una domanda che sembra tendere all’infinito, invece Microsoft rileva che attualmente il vero limite di AI non sono le GPU, e nemmeno data center e server, bensì l’elettricità.
In uno dei suoi recenti interventi Jensen Huang, CEO di Nvidia, ha dichiarato che per i prossimi due o tre anni non ci sarà alcun surplus di capacità di calcolo. In pratica il dirigente prevede che per due o tre anni a venire ogni GPU costruita e venduta da Nvidia verrà impiegata per l’AI e non rimarrà in giacenza in un magazzino.
Ancora, in altre parole, tutto ciò che Nvidia riuscirà a produrre per i prossimi due o tre anni verrà immediatamente venduto e subito messo all’opera dai clienti. Sono ormai diversi anni che le notizie sono dominate dalle spettacolari vendite di GPU Nvidia, prima società al mondo ad aver superato un valore di 5.000 miliardi di dollari.

Ma forse Jensen Huang non ha preso in considerazione un fattore essenziale, post-vendita: i tempi e tutte le risorse necessarie per poter fa funzionare una potenza di calcolo mai vista prima sulla Terra e in costante crescita.
La risposta nemmeno tanto indiretta arriva a stretto giro di posta da Satya Nadella, rispondendo a una domanda sul rapporto tra domanda e offerta di potenza di calcolo, durante una intervista concessa a BG2 Pod insieme a Sam Altman di OpenAI. Il riferimento dell’intervistatore è diretto alle frasi di Jensen Huang.
L’amministratore delegato di Microsoft non ha esitazioni «Non è un problema di chip, il problema è l’alimentazione elettrica”. Nadella prosegue spiegando che Microsoft possiede GPU in magazzino e in inventario, ma che non è possibile collegarle e metterle in funzione perché mancano strutture adeguate. Soprattutto per l’assenza di forniture di energia.
Anche sfornare milioni di GPU richiede i suoi tempi, ma nulla a che vedere con permessi, leggi e iter burocratico per poter costruire nuove centrali elettriche. Tutti i colossi della tecnologia sono green per definizione, ma da quando è scoppiata la corsa all’AI i pannelli solari sembrano non bastare più.
I colossi che hanno più fretta in campo AI stanno ricorrendo a turbine a gas e mini centrali nucleari per alimentare data center mastodontici. Per i comuni mortali è lecito attendere aumenti in bolletta.
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