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Come guardare Netflix e YouTube in auto con CarPlay e Android Auto

Per molti l’idea di guardare un film o un video direttamente dallo schermo dell’auto è allettante. L’infotainment delle auto moderne è sempre più avanzato, con display grandi, touch screen reattivi e connessione a internet: strumenti che sembrano perfetti per lo streaming. Eppure le app video più popolari — come Netflix o YouTube — sono assenti dalle interfacce ufficiali di Apple CarPlay e Android Auto.

Perché? E soprattutto: è possibile aggirare questa limitazione? In questo articolo esploriamo le ragioni tecniche e normative, quando davvero ha senso (e si può legalmente) portare lo streaming video a bordo dell’auto e chiudiamo con i dispositivi che possono svolgere questo compito.

Streaming video con CarPlay e Android Auto: le prime cose da sapere

Apple CarPlay e Android Auto sono progettati con un principio di base molto chiaro: minimizzare le distrazioni alla guida. Le interfacce sono semplificate, limitate alle funzioni essenziali (navigazione, chiamate, musica) e quindi app come YouTube e Netflix non sono disponibili su CarPlay e Android Auto.

Apple, ad esempio, non approva app video su CarPlay (e quando qualcuna supera i controlli viene eliminata) e blocca anche il mirroring dello schermo. Google adotta una politica simile per Android Auto.

Non siamo quindi di fronte ad un limite tecnico ma ad una scelta elaborata specificatamente per far operare i sistemi per l’automobile in questo modo.

I limiti legali: cosa dice la legge

Google ed Apple, infatti, sostengono così le precise limitazioni legali sull’uso di video in auto. In Italia, il Codice della Strada vieta l’uso di dispositivi che comportano distrazione visiva o manuale durante la guida, a meno che non siano destinati alla navigazione o al controllo del veicolo. Altri Paesi europei adottano norme analoghe e trasgredire comporta multe sono pesanti. In Italia c’è anche la sospensione della patente.

Questo non significa che non si possa avere un dispositivo che consente lo streaming di video ma che può essere utilizzato solo in condizioni che non comporti distrazioni. In pratica a veicolo fermo oppure quando è usato dai passeggeri del sedile posteriore.

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Sicurezza alla guida: non è solo una questione di regole

Quando si decide di fare il contrario infischiandocene, sbagliando, della legge, si deve considerare una cosa di cui a meno che non siamo totalmente degli incoscienti autolesionisti non possiamo tenere conto: la sicurezza propria e degli altri.

Guardare un video durante la guida è probabilmente la forma più pericolosa di distrazione. Tutti avremo letto raccomandazioni e studi o che dimostrano come distogliere lo sguardo dalla strada per pochi secondi equivale a percorrere decine di metri “alla cieca”.

Una nota campagna USA (video sotto) quantifica in quasi 3300 le vittime da guida distratta negli Stato Uniti e spesso si parla solo di applicazioni  per chat, figurarsi un video.

In sostanza l’intrattenimento in auto ha senso solo se ben contestualizzato: può essere utile per intrattenere i passeggeri nei lunghi viaggi quando abbiamo uno schermo sui sedili posteriori o quando l’auto è in sosta per la ricarica di un’auto elettrica o per un riposo.

Il caso Tesla: Netflix e YouTube ufficiali integrati nel sistema

Un esempio emblematico di integrazione ufficiale e sicura dello streaming video è quello delle auto Tesla. A differenza di Apple CarPlay o Android Auto, il sistema operativo Tesla è proprietario (basato su Linux) e permette l’uso diretto di app video come Netflix, YouTube, Disney+ e persino Twitch, attraverso la sezione chiamata Tesla Theater.

Queste app sono disponibili nativamente sul display centrale, e funzionano solo a veicolo fermo. Il sistema li disattiva automaticamente quando l’auto è in movimento.

Il concetto è che, appunto, possono essere usate durante la ricarica, momento in cui il video aiuta a trascorrere il tempo senza usare lo smartphone.  Oppure quando si è fermi e parcheggiati. macitynet.it

Quando ha senso usare lo streaming in auto

In sostanza i consigli che daremo in questo articolo si rivolgono a chi usa l’auto in determinate condizioni:

  • Quando l’auto è ferma (in sosta o parcheggio)
  • Durante le pause di viaggio
  • In auto elettriche durante le pause di ricarica

Come guardare Netflix e YouTube in auto con CarPlay e Android Auto

Una volta che ci siamo messi ben in testa questi argomenti, diciamo che è possibile superare i limiti imposti da Apple e Google e portare applicazioni come YouTube e Netflix direttamente sul display dell’auto. Alcune soluzioni sono tecnicamente semplici, altre più complesse.

Soluzioni di mirroring dello smartphone

Alcuni dispositivi permettono di attivare il mirroring dello schermo dello smartphone direttamente sull’infotainment, replicando tutto ciò che viene mostrato sul telefono. In questo modo è possibile lanciare video da qualsiasi app, a patto che il mirroring non sia bloccato dal sistema operativo del telefono o dall’interfaccia dell’auto.

Può risultare funzionale per chi vuole utilizzare il proprio smartphone come sorgente video senza installare nulla sul veicolo ma è più limitata e meno stabile, su iPhone spesso richiede il jailbreak e ci sono rallentamenti e scostamenti tra audio e video.

Noi in questo contesto non ne parleremo.

Browser web integrati e sistemi proprietari

Alcune case automobilistiche, come l’accennata Tesla, offrono browser web integrati nel sistema infotainment, che permettono di accedere ai servizi di streaming video attraverso la versione web. In questo caso, è possibile guardare YouTube o Netflix semplicemente navigando con il browser del veicolo.

Questa opzione, o ribadiamo è attiva solo a veicolo fermo e dipende interamente dal software proprietario dell’auto. È una soluzione stabile, ufficiale e legale, anche se limitata ai marchi che offrono questa funzionalità (in sostanza Tesla).

Retrofit e schermi posteriori Android

Un’altra modalità sempre più diffusa è quella del retrofit, ovvero l’installazione di schermi Android aftermarket nei sedili posteriori o nel cruscotto. Questi dispositivi sono pensati per l’intrattenimento dei passeggeri e permettono la visione di contenuti in streaming in piena libertà.

Essendo separati dal sistema ufficiale dell’auto, questi schermi offrono maggiore flessibilità ma richiedono installazione e alimentazione dedicate. Sono spesso usati nei viaggi lunghi o su veicoli con ampi spazi interni (come SUV o van).

In sostanza si tratta di soluzioni più complesse e molto più costose. E anche di questi non parleremo.

Sistemi CarPlay e Androidi Auto via USB per streaming video in auto

La soluzioni più diffusa e consigliabile consiste nell’utilizzo di un modulo esterno che si collega alla porta USB dell’auto, quella normalmente dedicata a CarPlay o Android Auto. Questi dispositivi avviano un sistema operativo che sostituisce CarPlay e Android Auto permettendo di lanciare applicazioni.

Parliamo di app video ufficiali come Netflix, YouTube, Disney+ e molte altre. Il sistema funziona in autonomia collegandosi a Internet tramite hotspot del telefono o una SIM dati integrata.

Per farli funzionare serve un’auto con:

  • Display touch integrato (diremmo almeno 8” ma più grande meglio è)
  • Compatibilità con Apple CarPlay via USB o Android Auto con cavo
  • Processore dell’auto abbastanza reattivo

Parliamo di auto con cavo perché le poche con il solo CarPlay wireless non sono compatibili con queste soluzioni.

Una connessione internet stabile

Per guardare contenuti da YouTube, Netflix o altre piattaforme, serve ovviamente una connessione dati attiva. Quindi alternativa:

  • Condivisione dell’hotspot da smartphone
  • SIM 4G/5G integrata nel dispositivo (se supportata)
  • Wi-Fi dell’auto

La qualità dello streaming dipende direttamente dalla qualità della connessione. In zone con segnale debole, il caricamento potrebbe risultare lento o interrotto.

Alimentazione e compatibilità con il software dell’auto

Alcuni dispositivi richiedono alimentazione USB costante, quindi è importante che la porta USB dell’auto resti attiva sempre. Per vedere il video in parcheggio potrebbe essere necessario in alcuni casi tenere accesa la vettura o inserita l’accensione.

Inoltre, l’infotainment deve essere compatibile con la gestione di sistemi alternativi via USB. Alcune auto con software proprietario più chiuso potrebbero presentare limitazioni. È il caso citato di Tesla, che non supporta né CarPlay né Android Auto, nemmeno in forma opzionale e di BMW.

Il marchio tedesco ha un intrattenimento compatibile con CarPlay e Android Auto, spesso anche in modalità wireless, ma il suo sistema iDrive è molto più chiuso di quello di altri marchi e non permette l’uso di dispositivi esterni. Il risultato è che l’auto potrebbe non riconoscere il dispositivo o rifiutarlo del tutto. Infatti la maggior parte dei produttori di questi accessori dice che non funziona con le auto BMW.

Pazienza per la configurazione iniziale

Sebbene molte soluzioni siano pubblicizzate come plug-and-play, la realtà è che quasi sempre serve almeno una configurazione iniziale: accesso a Google Play Store o App Store interno, download delle app, configurazione di rete, e in alcuni casi aggiornamenti firmware.

Chi cerca una soluzione completamente immediata potrebbe rimanere deluso: per ottenere un’esperienza fluida, serve qualche minuto di setup iniziale, soprattutto con i box Android.

L’hardware: una mini Android Box per la tua auto

I dispositivi funzionano in sostanza allo stesso modo. Si tratta di piccoli computer che trasformano Carplay connesso via cavo in un Carplay wireless e fanno anche da streamer per video.

Il sistema operativo è un Android ottimizzato per funzionare al posto di Apple CarPlay o Android Auto con tanto di Play Store. Quando il dispositivo è collegato alla porta USB dell’auto (quella usata normalmente per il cavo CarPlay) trasforma il display dell’infotainment in una sorte di tablet con un’interfaccia Android. Potremo quindi installare app come YouTube o Netflix accedendo al PlayStore e poi usare il touch per navigare e vedere video in streaming.

In altri casi questi accessori hanno un sistema operativo ridotto con le principali applicazioni di streaming (Netflix, Youtube, Disney+) preinstallate.

Quasi sempre tutti questi box hanno uno slot SIM per connessione dati. Qualche modello più economico sfrutta il Wi-Fi che può arrivare dall’hotspot del telefono o se c’è dal Wi-Fi dell’autovettura.

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Streaming video in auto: i modelli da conoscere

Su Amazon si trovano diversi dispositivi compatibili con CarPlay cablato che permettono lo streaming video in auto tramite app come Netflix, YouTube e Disney+. La loro qualità non è sempre la stessa.

Qui di seguito vi diamo un elenco di quelli più popolari e consigliati sottolineando però che la filiera per il loro funzionamento è lunga visto che sono implicati numerosi elementi (hardware dell’auto, hardware aggiuntivo, applicazioni, connessione Internet) che non nascono pensati per essere nativamente compatibili tra di loro.

Dato che alla fine parliamo di quello che è un “accrocchio” pur tecnologicamente avanzato con tanti elementi in gioco, la soddisfazione di utilizzo potrebbe non essere sempre la stessa qualitativamente per tutti.

Consigliamo di fermarvi ai prodotti più noti, leggere i giudizi di chi ha acquistato, considerando che quel che va bene per qualcuno (o non va bene per qualcuno) potrebbe non rispecchiare la vostra esperienza.

Carlinkit TBox Max

Potente, veloce e molto completo, il TBox Max è tra i dispositivi più affidabili. Monta Android 13, ha 8 GB di RAM, 128 GB di memoria interna e uno slot SIM 4G integrato. È perfetto per chi cerca un’esperienza Android autonoma a bordo, con accesso diretto a Netflix, YouTube, Plex e altre app. L’interfaccia è fluida, e il supporto agli aggiornamenti è continuo. Ottimo per viaggi lunghi o auto recenti.

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Ottocast P3 Lite

Una valida alternativa al TBox è Ottocast O3 Lite, più economico ma comunque solido. Ha Android 10, supporto SIM e Play Store integrato. Il design è compatto, e le prestazioni sono adatte a uno streaming fluido.Questa AI box funziona perfettamente per CarPlay, Android Auto e OttoDrive 2.0. È alimentato da Android 12 e ha 4GB di RAM insieme a 64GB di memoria, il che rende questo box  funzionale. Ideale per chi cerca un buon equilibrio tra prezzo e funzionalità, senza rinunciare alla qualità. Ottobox è un leader assoluto nel campo degli add on per Carplay e Android Auto.

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CB6 CarPlay AI Box

Il CB6 AI Box di ATOTO è una delle proposte più recenti e interessanti in questo settore. Rispetto ad altri box Android per CarPlay, punta molto sull’integrazione tra connettività, intelligenza artificiale e fluidità dell’esperienza Android sul display dell’auto. La dotazione hardware è buona: 4 GB di RAM e 64 GB di storage, più che sufficienti per la maggior parte delle app di streaming o navigazione. Ma la vera particolarità è l’assistente vocale “DriveChat”, basato su tecnologia ChatGPT, che consente un’interazione naturale e utile durante la guida.

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Exploter AI Box

Un modello entry-level è Exploter Aibox per chi vuole iniziare a esplorare il mondo dello streaming in auto senza spendere troppo. Ha risorse limitate (4 GB di RAM, 64 GB di memoria) ma ha già la scheda SIM. Manca di alcune funzioni di alcuni prodotti superiori di fascia ma è più che sufficiente per guardare YouTube e usare app leggere.

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Anytrox streamer

Questo adattatore è una soluzione semplice e immediata per chi vuole portare contenuti video come YouTube, Netflix o TikTok. Non offre un vero Play Store né la scheda SIM ma è molto plug-and-play: basta collegarlo, connetterlo a un hotspot Wi-Fi, e si è subito pronti a guardare contenuti. Ideale per chi cerca solo intrattenimento video, senza funzioni avanzate o multitasking. Costa molto poco

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Sunweyer CarPlay AI Box

Anche il dispositivo Sunweyer è una soluzione compatta pensata per chi vuole aggiungere streaming video al sistema CarPlay senza entrare nel mondo dei box Android più complessi. Funziona come un adattatore intelligente: si collega alla porta USB dell’auto e consente l’accesso diretto ad app di intrattenimento come Netflix, YouTube, Disney+ e persino TikTok, tutto senza passare dal telefono. Basta connetterlo e utilizzare il Wi-Fi di bordo o l’hotspot dello smartphone per avviare subito lo streaming.

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CarlinKit 2025 FireDrive Link

Il CarlinKit 2025 FireDrive Link è un prodotto originale. Non è un box ma un adattatore progettato per chi desidera utilizzare il proprio Amazon Fire TV Stick direttamente sul display dell’auto. Converte l’interfaccia CarPlay cablata del veicolo in un ingresso HDMI, permettendo di trasmettere contenuti multimediali come Netflix, YouTube, Disney+ e altri servizi di streaming. L’installazione è semplice: basta collegare l’adattatore alla porta USB dedicata a CarPlay e inserire il Fire TV Stick nell’ingresso HDMI dell’adattatore. Il dispositivo supporta una risoluzione fino a 1080p a 60Hz, garantendo una qualità video fluida e nitida. Richiede una alimentazione separata dalla porta dell’accendisigari.

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