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La Silicon Valley non è più il Bengodi, anche Apple sfodera il “braccino”

La crisi della Silicon Valley, con aziende che licenziano massicciamente e altre che tagliano spese ed investimenti, tocca anche i palazzi di Cupertino. Apple (per ora) non applica licenziamenti né si impegna in ristrutturazioni aziendali, ma nel background opera per il risparmio.

L’operazione non particolarmente visibile come quella cui è stata costretta Meta – che ieri ha cancellato d’un botto diecimila posti di lavoro, conquistandosi la prima pagina anche dei giornali generalisti – ma è comunque significativa per una buona fascia di dipendenti che si troveranno senza bonus e a fare i conti con varie “ottimizzazioni” delle spese.

In passato, riferisce Mark Gurman di Bloomberg, Apple ha tipicamente distribuito bonus e promozioni una o due volte l’anno (secondo la divisione), tipicamente ad aprile o ottobre. Nell’ambito del nuovo piano, bonus e promozioni non arriveranno il prossimo mese e per tutte le divisioni è prevista una nuova calendarizzazione, con bonus che arriveranno solo a ottobre.

Per la maggior parte delle divisioni di Apple è già prevista una programmazione annuale una tantum per bonus e promozioni, incluse le divisioni software engineering e servizi; il personale che si occupa di operazioni, vendite al dettaglio e altri gruppi sono già inclusi nei piani biennali.

I cambiamenti nelle modalità di elargizione dei bonus potrebbero essere un fulmine a ciel sereno per alcuni dipendenti, molti dei quali contano su questi incentivi per le spese personali. La mossa potrebbe servire anche per legare all’azienda il personale per più tempo: molti attendono infatti i bonus per passare poi ad altre aziende.

Apple ha iniziato a “stringere la cinghia” a luglio dello scorso anno, per paura dell’inflazione galoppante e timori di recessione, che hanno spinto all’azienda verso un atteggiamento più prudente.

Apple è stata finora una delle poche aziende del mondo IT ad avere evitato i licenziamenti in massa, ma ha sicuramente operato al risparmio, ridotto budget, organico e messo in pausa le nuove assunzioni in varie divisioni interne.

Nell’ambito del nuovo approccio più cauto nelle spese, Apple ha frenato i budget per i viaggi, e per varie attività costose è richiesta l’approvazione dei vice presidenti senior. Un ulteriore riduzione dei costi è avvenuta con il taglio in tutta l’azienda di lavoratori a contratto.

Nel recente incontro con gli azionisti, il CEO di Apple, Tim Cook, ha riferito che l’azienda continuerà a fare molta attenzione nella modalità con la quale usa i fondi. “Siamo stati molto prudenti e ponderati sulle spese, e continueremo deliberamene a farlo con le assunzioni”, ha riferito agli azionisti. Le spese operative durante il trimestre del periodo natalizio hanno visto un calo e sono cresciute meno rispetto al passato, ha fatto notare Cook, spiegando ad ogni modo che Apple continuerà a “investire nell’innovazione”.

Nonostante la riduzione del budget, i dipendenti di Apple si trovano in condizioni molto meno rischiose rispetto a quelli di altri big della Silicon Valley, come Meta e Google, costrette a sostanziosi licenziamenti.

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