Donald Trump ha preso di mira Cina, UE, Canada e Messico puntando ai dazi come principale strumento politico per ridurre il deficit commerciale degli Stati Uniti, imponendo ad esempio nuove tasse doganali del 10% su tutti i prodotti importati dalla Cina e paventando tariffe del 25% su tutte le auto, sui prodotti farmaceutici e sui semiconduttori.
Trump ha più volte affermato che i dazi non avrebbero influito sui prezzi per i consumatori statunitensi ma è ovvio che non può essere così e le persone lo stanno notando da giorni anche da piccoli segnali, come i prezzi delle uova alle stelle.
Le politiche protezioniste e tutto quello che potrebbe derivarne in termini di perdite per i mercati globali, hanno fatto scattare l’allarme tra vari produttori del settore informatico e alcuni hanno già iniziato ad aumentare i prezzi. Acer è la prima azienda tra i produttori di computer a rispondere alle mosse di Trump; Jason Chen, il CEO dell’azienda taiwanese, ha spiegato a The Telegraph che i prezzi dei computer di questo brand aumenteranno del 10% nei prossimi giorni: «Dovremo adeguare i prezzi per i consumatori finali tenendo conto dell’aumento delle tasse. Pensiamo che questo incremento sarà probabilmente nell’ordine 10%, a causa dell’aumento. È molto semplice”.

Acer è solo il primo produttore a reagire ai dazi ma è probabile che la mossa sarà seguita anche da altri: la Consumer Technology Association (CTA), di cui Apple è uno dei membri principali, ha fatto sapere che l’aumento delle tasse sulle importazioni cinesi potrebbe costare fino a 143 miliardi di dollari ai consumatori americani, portando a un calo significativo delle vendite.
Il CEO di Acer ha dichiarato di stare valutando la possibilità di aprire fabbriche negli USA ma è una eventualità improbabile per via dei costi complessivi e per non parlare di quelli legati alla manodopera. I benefici di un’ipotetica delocalizzazione in ogni caso si annullerebbero tenendo conto che Trump vuole tassare fino al 100% i componenti elettronici provenienti dalla Cina.
Al momento Apple non ha aumentato i prezzi negli USA; sarà interessante capire come si muoverà, quanto i dazi si ripercuoteranno sul prezzo finale dei vari dispositivi o se deciderà di accusare il colpo e ridurre i margini sui prodotti venduti negli USA.
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