Le rimodulazioni TIMVISION in arrivo nel 2026 rischiano di pesare sul portafoglio degli utenti, con aumenti annunciati che fanno discutere.
Doccia fredda, senza ombra di dubbio, per migliaia di abbonati TIMVISION che nelle ultime ore hanno iniziato a informarsi su quello che li aspetta nel prossimo futuro. Il servizio di streaming targato TIM, infatti, si prepara a una nuova fase fatta di cambiamenti economici che non passeranno inosservati.
L’azienda ha comunicato l’arrivo di rimodulazioni a partire dal 2026, un termine che gli utenti ormai conoscono bene e che, quasi sempre, è sinonimo di rincari.
Nel 2026 arriva la stangata su TIMVISION
TIMVISION, però, non è un servizio qualsiasi. Negli anni si è ritagliato uno spazio importante nel panorama dell’intrattenimento digitale italiano grazie a una formula semplice ma efficace. Un unico abbonamento permette di accedere a più piattaforme di streaming, spesso a condizioni più vantaggiose rispetto alle singole sottoscrizioni. Ed è proprio questo uno dei motivi per cui il servizio è diventato così popolare, soprattutto tra chi vuole sport, film e serie TV senza dover gestire mille pagamenti diversi.
All’interno dell’offerta TIMVISION trovano spazio contenuti molto diversi tra loro. C’è il grande sport, con il calcio e gli eventi in streaming su DAZN, ci sono film e serie TV grazie a colossi come Disney+ e Netflix, e poi tutta la parte di intrattenimento firmata TIM, che completa un pacchetto pensato per essere il più possibile trasversale. Insomma, una soluzione comoda, pratica e, fino ad oggi, tutto sommato conveniente.

Proprio per questo motivo, la notizia delle rimodulazioni in arrivo ha colto molti utenti di sorpresa. Nella comunicazione ufficiale diffusa dall’operatore si parla chiaramente di un adeguamento dei costi, anche se inizialmente non vengono messi nero su bianco tutti i dettagli economici. Una scelta che, però, lascia intendere fin da subito che l’aumento non sarà simbolico, ma avrà un impatto reale sul costo finale dell’abbonamento.
Entrando più nel dettaglio, da quanto si legge nella comunicazione di TIM emerge che l’incremento previsto scatterà a partire da marzo 2026. L’aumento del costo annuale sarà pari a 4 euro al mese, una cifra che, sommata sull’intero anno, porta a un rincaro tutt’altro che trascurabile. Un cambiamento che potrebbe spingere molti clienti a riconsiderare il valore complessivo dell’offerta rispetto alle alternative presenti sul mercato.
Per quanto riguarda le modalità di comunicazione, TIM seguirà strade diverse in base al tipo di contratto. I clienti che hanno TIMVISION associato a una linea mobile TIM riceveranno tutte le informazioni tramite una campagna SMS dedicata. Chi invece utilizza il servizio insieme a una linea fissa verrà avvisato direttamente nella prossima fattura, prevista per il mese di dicembre 2025. In questo modo, l’operatore si assicura di rispettare i tempi di preavviso previsti dalla normativa.
Resta ora da capire come reagiranno gli utenti. Alcuni, infatti, potrebbero accettare l’aumento in virtù dei contenuti inclusi, altri invece potrebbero valutare soluzioni alternative o disdire l’abbonamento. Di certo, le rimodulazioni TIMVISION del 2026 rappresentano un passaggio delicato per l’azienda, che dovrà dimostrare di saper giustificare il rincaro con un’offerta sempre più ricca e competitiva.











