Le cose sembrano mettersi male per Gizmodo per quanto riguarda “l’affaire” iPhone 4G, che la testata di Gawker Media ha recensito – più o meno regolarmente – qualche giorno addietro.
Lo scorso venerdì, infatti, la Forza di Reazione ai Crimini Informatici californiana (REACT) ha fatto irruzione in casa di Jason Chen, il redattore che aveva messo le mani sul prototipo del telefono della Mela e ne aveva proposto la recensione, sequestrando la sua strumentazione, vale a dire quattro computer, due server, un iPad, un iPhone e un Motorola Droid e una lunghissima serie di accessori e periferiche. Il tutto grazie ad un mandato firmato da un Giudice della Corte Superiore di San Mateo che ha inviato un gruppo di inquirenti a casa di Chen mentre questo era fuori a cena. Per entrare in casa le forze dell’ordine hanno scassinato la porta d’ingresso e cominciato ad operare anche in assenza del proprietario della casa.
In risposta all’azione, Gaby Darbyshire, COO di Gawker Media, ha pubblicato un un comunicato con il quale si appella ad alcuni commi del Codice Penale della California, sezione 1524(g), che in riferimento alla stampa, proibirebbero il sequestro di materiale appartenente ad un giornale; lo stesso Jason Chen, ritornato a casa proprio durante l’azione, avrebbe fatto presente la cosa al detective Matthew Broad che conduceva l’azione ma senza altro risultato che un modulo con il quale lo si invitava a fare richiesta di risarcimento per la porta scassinata.
L’ipotesi pi%2
[A cura di Giordano Araldi]











