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WWDC17, occasione di formazione unica: intervista agli studenti italiani

[1ª Parte] Sogni che parlano il linguaggio dell’informatica e della tecnologia e  sorrisi che raccontano la passione e l’entusiasmo per i propri progetti. Sono così i giovani studenti da record: 26 giovani italiani tutti casa, scuola e app, che hanno vinto la borsa di studio per partecipare alla WWDC 2017. Un numero record per l’Italia, raggiunto nell’anno accademico in cui sono partiti i corsi alla Developer Academy di Napoli: 23 studenti arrivano infatti da Napoli (21 dalla Developer Academy e 2 dall’iOS Foundation Program) e tre indipendenti sono volati a San Jose per la Worldwide Developer Conference di Apple. Stanno partecipando, assieme a giovani studenti e sviluppatori di tutto il mondo a conferenze, laboratori, eventi sui nuovi sistemi operativi e sugli strumenti di sviluppo per app per i dispositivi marchiati Mela morsicata.

Grazie alla collaborazione di due veterani alla terza borsa di studio alla WWDC, Nicola Giancecchi e Giovanni Filaferro, Macitynet vi presenta i loro profili e vi racconta la loro esperienza attraverso alcuni articoli che verranno pubblicati in queste ultime giornata di conferenza a San Jose.

La WWDC, un’occasione di formazione unica

Ma serve davvero la WWDC a uno studente che da grande vorrebbe diventare uno sviluppatore? Tutti d’accordo, gli studenti veterani dell’evento di San Jose, mettono in evidenza il valore formativo e istruttivo dell’esperienza. Le WWDC per Giovanni Filaferro, “sono state le migliori esperienze che abbia mai fatto. Qui ho imparato molto di più in una settimana che in anni di studio autonomo, migliorando e consolidando le mie conoscenze. Ho avuto modo di conoscere delle persone fantastiche e molto competenti con cui rimango sempre in contatto”.

Giovanni è di Grado in provincia di Gorizia ed è al terzo anno di Ingegneria informatica al Politecnico di Milano. Da sempre appassionato di informatica e di prodotti Apple, ha iniziato a creare app per iOS alle superiori e ha realizzato servizi come Desio Eyes e Trip Toilet, ha vinto un’hackathon a Ravenna realizzando un’app in una notte, ed è arrivato alla WWDC tre volte con una borsa di studio. “Dovrei laurearmi con la triennale, poi mi iscriverò alla magistrale, e poi chi lo sa? Il mondo dell’informatica è in continuo cambiamento e non si sa mai tra qualche anno dove potremmo essere”.

La WWDC è dunque una tappa fondamentale per un futuro che non è certo, ma che sicuramente sarà fatto di codici e app per gli studenti borsisti. Lo stesso vale per Nicola Giancecchi. “Per me è la terza volta alla WWDC. E’ un’esperienza che ti cambia la vita: ho avuto modo di conoscere tanti sviluppatori, di tutte le età e da tutte le parti del mondo”. Nicola ha 24 anni, è della Repubblica di San Marino, sta studiando per conseguire la laurea magistrale in Ingegneria e Scienze informatiche presso l’Università di Bologna a Cesena e ha cinque anni di esperienza professionale nello sviluppo di app iOS, watchOS e tvOS per un totale di 60 app. “Il mio sogno? Arrivare a lavorare lì dove è nato tutto, nella Silicon Valley. Penso però che prima sia necessario perfezionare le proprie competenze e conoscenze sul campo grazie agli studi universitari, al lavoro e al learning personale. Da settembre infatti entrerò a fare parte del team di Wire, app di messaggistica audio-video, nella loro sede di Berlino come tirocinante”.

Un futuro da scrivere studiando, giocando e mettendosi subito al lavoro

Per trovare il proprio spazio nell’universo enorme e affollato della tecnologia, i 26 giovani borsisti alla WWDC non hanno perso tempo. Dal gioco allo studio e al lavoro il passo è stato brevissimo per tutti.

Alexandro Luogo ha solo 22 anni e ha trascorso quasi la metà della sua vita pubblicando codice. Napoletano della iOS Developer Academy, ha molti progetti sparsi nel web “siccome ho iniziato a pubblicare codice da quando avevo 13 anni – ricorda -. Dall’anno scorso ho iniziato a raccogliere tutto più sistematicamente sul mio account github, anche se gran parte dei miei lavori sono per lo più privati, o commissionati (lavoro come sviluppatore software freelance).

Sono un appassionato di sicurezza informatica e ingegneria inversa, e per lo più scrivo tweak per dispositivi jailbroken o collaboro con software houses per testare la sicurezza dei loro sistemi/app.

Da quando sono entrato alla iOS Developer Academy ad ottobre ho ricevuto una buona visibilità in campo professionale, tant’è che ho iniziato da poco a gestire un blog personale in cui ho intenzione di affrontare in chiave critica (e pratica) argomenti di reverse-engineering”.

Anche il gioco ha avuto un valore nella prima formazione per Alessandro Ammendola. 26enne di San Giuseppe Vesuviano, Alessandro è uno studente della facoltà di ingegneria informatica presso l’Università Federico II di Napoli e della iOS Developer Academy. “L’informatica e la programmazione mi hanno sempre appassionato, grazie al pc ho imparato a leggere e a scrivere, o quanto meno ad avviare i giochi sul sistema operativo MS-Dos, allora l’User experience non era certo all’avanguardia e in qualche modo si doveva pur giocare!Grazie all’esperienza in Academy ho migliorato sia le mie competenze tecniche che le cosiddette Soft Skills e ho anche scoperto che argomenti come UX e UI sono quelli che stuzzicano di più il mio interesse”. Dal gioco e dallo studio Alessandro è passato alla progettazione di progetti per migliorare la quotidianità delle persone. “Attualmente  – spiega – sono impegnato con alcuni colleghi dell’Academy alla realizzazione di un paio di progetti che riusciranno a migliorare la vita sociale e lavorativa di molte persone”.

Formazione e lavoro sono sempre andate a braccetto per Andrea Vultaggio, siciliano di Alcamo e studente alla iOS Developer Academy di Napoli. “Dopo essermi laureato in Ingegneria Informatica a Palermo ho iniziato a lavorare come tecnico e sviluppatore del software presso un’azienda che si occupava della fornitura di software CMS per SicilConad Srl. Dopo pochi mesi ebbi l’opportunità di lavorare come sviluppatore iOS per MangoADV a Palermo ed ho lavorato lì per circa un anno occupandomi del loro framework di in-app advertise (sviluppato interamente in Objecive-C) e dello sviluppo di due app in linguaggio Swift: Woozthat e B10cks.Per il momento sono uno studente della iOS Developer Academy a Napoli, a cui mi sono iscritto con l’intenzione di confrontarmi con tanti giovani sviluppatori e di imparare quante più cose nuove potessi sulle piattaforme mobile di Apple in un anno. E il mio sogno è quello di diventare uno sviluppatore di videogame”.

Le interviste continuano qui

Tutte le novità della WWDC17 si possono trovare a partire da qui.

Un ringraziamento a Nicola Giancecchi e a Giovanni Filaferro per la collaborazione e le fotografie della galleria in questo articolo.

 

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