Bragi annuncia l’abbandono del mercato degli accessori audio dove continua il dominio di AirPods: la società continua a esistere, concentrandosi però sullo sviluppo di tecnologie di Intelligenza Artificiale che concede in licenza ad altri costruttori audio.
Ricordiamo che Bragi ha iniziato le proprie attività con una raccolta fondi su Kickstarter nel 2014 ed è stata tra i primissimi a proporre sul mercato auricolari completamente wireless in concorrenza con AirPods. I primi auricolari Bragi Dash e poi il modello migliorato Dash Pro erano già dotati di funzioni di rilevamento delle attività e per la salute fin dal 2016.
Non solo: i sensori integrati erano impiegati per rilevare i movimenti della testa dell’utente, una sorta di gesture intuitive e aeree che permettevano di accettare e rispondere alle chiamate semplicemente scuotendo il capo in su e in giù, in segno affermativo, oppure di rifiutare le comunicazioni in entrata muovendo il capo a desta e sinistra, in segno negativo.

La tecnologia di Intelligenza Artificiale di Bragi, impiegata in Dash Pro, è impiegata per le funzioni più sofisticate e può essere aggiornata per implementare funzioni come la traduzione del parlato, l’ascolto personalizzato e anche per introdurre assistenti vocali come Amazon Alexa. Anche se Bragi abbandona il mercato dei dispositivi audio, queste tecnologie continueranno a essere concesse in licenza ad altri costruttori, così come sta già avvenendo.












