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Huawei denuncia la FCC per il blocco sussidi dei suoi impianti di rete

Negli scorsi mesi Huawei ha fatto causa al governo USA contro il blocco commerciale dichiarandolo anticostituzionale; ora la multinazionale cinese torna all’attacco: questa volta Huawei denuncia la FCC contro il blocco dei sussidi agli operatori che usano o acquistano impianti di rete del suo marchio.

Che Huawei abbia deciso di intraprendere tutte le strade legali possibili per difendere la sua posizione e il suo business negli USA è chiaro fin dalla prima emissione del bando totale firmato da Trump. Questo anche se periodicamente sono state emesse delle proroghe che posticipano e ritardano il blocco di forniture e licenze da parte di singole società USA, come per esempio è avvenuto per Microsoft.

Il ban Huawei non rallenta le vendite, in crescita del 24%La mossa di Huawei che denuncia la FCC è stata anticipata già da alcuni giorni. Song Liuping, responsabile legale del colosso cinese ha dichiarato che il blocco dei fondi stabilito dalla FCC è illegale, inoltre che la Federal Communications Commission non ha fornito alcuna prova che la società e i suoi prodotti siano una minaccia per la sicurezza nazionale. «È una tendenza comune a Washington in questi giorni» ha dichiarato il dirigente riportata dal New York Times. «L’ordine della FCC viola la Costituzione e non abbiamo altra scelta che cercare un rimedio legale».

Huawei denuncia la FCC presso la Corte di Appello del Quinto Circuito sostenendo che il blocco è illegale e che alla società non sono state fornite le dovute garanzie legali di processo prima che l’agenzia etichettasse Huawei una minaccia per la sicurezza nazionale.

Mentre i grandi operatori USA non impiegano già da tempo attrezzature e impianti Huawei nelle proprie reti cellulari, questi dispositivi sono diffusi tra i piccoli provider locali, nelle aree rurali e meno servite del paese, perché le apparecchiature di marchi cinesi sono proposte a prezzi più abbordabili. Il blocco dei fondi per l’acquisto di nuove apparecchiature non è l’unica misura stabilita dalla FCC: altre disposizione puntano a costringere gli operatori a eliminare i dispositivi di rete cinesi già installati e in uso, in primis Huawei ma anche ZTE.

Huawei investe 10 milioni di dollari nel programma per sviluppatori italiani
photographer @xanikkka

In Italia le cose vanno decisamente meglio per Huawei: nonostante il blocco in USA i sui terminali Android continuano a essere apprezzati da numerosi utenti. Negli scorsi giorni in occasione della prima confeferenza italiana per sviluppatori Huawei ha annunciato investimenti per 10 milioni di dollari a sostegno dello sviluppo di app per il proprio ecosistema.

Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Huawei sono disponibili da questa pagina. Invece per tutte le notizie sull’universo Android si parte da questo collegamento.

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