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iPhone, apertura verso le terze parti quasi matura?

Continua la soap opera fra la comunità  di sviluppatori, che da tempo richiedono un SDK ufficiale per iPhone, ed Apple, che fino ad ora non ha voluto saperne.
Business Week vocifera che, stanti alcune informazioni ricevute, Apple avrebbe in programma di distribuire il tanto atteso software development kit al prossimo MacWorld 2008.
Notizia che confermerebbe alcune precedenti indiscrezioni che negli ultimi tempi hanno scosso la comunità  di Apple fan.

Allora perchè attendere così tanto? Saranno stati gli sforzi degli hacker e le richieste degli utenti a far cambiare idea a Stve Jobs?
L’€™opinione di Business Week è che la ragione principale di questa ‘€œchiusura’€ di iPhone non stia nella tanto invocata sicurezza del sistema, ma nell’€™uscita di Leopard. E’€™ idea diffusa che con l’€™uscita di Leopard il cellulare si doterà  di maggiori funzioni, non disponibili con Tiger.

Visto che il nuovo Mac 10.5 aveva accumulato ritardo proprio a causa del lancio del cellulare, era logico blindare iPhone almeno fino all’€™arrivo del tanto atteso sistema operativo.
Perciò gli ottimisti sostengono che dopo il 26 ottobre, potrebbe iniziare una nuova era, che vedrà  il suo culmine all’€™inizio del prossimo anno, quando un SDK ufficiale potrebbe essere distribuito agli smaniosi di programmazione.

I programmi e le applicazioni aggiuntive sviluppate potrebbero essere poi distribuite tramite il solito iTunes Store, strategia che permetterebbe di capitalizzare gli sforzi dei developers, ma anche di dare una certa spinta ai ricavi di Apple.
Va bene un sistema aperto ma, ovviamente, (quasi) nessun produttore si sognerebbe di distribuire un dispositivo aperto 100%, più che altro per ragioni economiche. Una certa percentuale di controllo è desiderata da tutti.

Per tali ragioni, la terze parti deputate allo sviluppo su iPhone potrebbero essere non tutte, ma solo alcune società  capaci e fidate, in grado cioè di non arrecare danni al dispositivo o, ancor più importante, di mantenere alto il livello di sicurezza che tanto starebbe a cuore a Steve Jobs.

Altri, ancora più ottimisti, sostengono pure che alcuni sviluppatori come EA o Google, abbiano già  ricevuto il famigerato SDK. A prova di ciò ci sarebbero le applicazioni Gogle Maps e YouTube, già  presenti sull’€™iPhone. EA, invece, non ha commentato il rumor.

A lato di tutto ci sarebbe AT&T, che a quanto pare si limita a fare da spettatore, non prendendo posizione sulla questione. ‘€œDipende da Apple decidere se autorizzare lo sviluppo di applicazioni di terze parti su iPhone’€ dichiara il portavoce di AT&T Michael Coe; ‘€œNoi abbiamo già  accolto tale scelta già  su altri dispositivi’€.
Frase che non nasconde una certa approvazione di una scelta di tale tipo.

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