C’è chi non li leva mai dalle orecchie, non tutti sanno che l’utilizzo prolungato comporta delle conseguenze: cosa sapere
Per molte persone gli auricolari sono qualcosa di indispensabile, c’è chi non riesce più a vivere senza e questo comporta – chiaramente – un utilizzo prolungato di questi dispositivi. Non tutti sanno, però, che usarli a lungo può avere conseguenze sull’udito e quindi sulla salute.
A lanciare l’allarme riguardo alle conseguenze che l’utilizzo degli auricolari comporta sono gli esperti, che hanno evidenziato quali sono i danni che un uso così frequente può comportare. Un aspetto che è molto importane conoscere, soprattutto se si è tra quelle persone che anche quando non sono a telefono, hanno un auricolare nell’orecchio.
Quali sono i danni che l’uso prolungato degli auricolari provoca
Abbiamo visto come utilizzare auricolari e cuffie in modo prolungato è un comportamento molto comune, proprio per questo è importante conoscere quali sono i rischi che questa pratica ha sull’udito. Gli esperti negli ultimi tempi hanno lanciato un allarme molto chiaro, che invita a ridurre drasticamente l’utilizzo di questi dispositivi per la salute dell’apparato uditivo.

Ad attenzionare sulla questione è stata anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo cui sono all’incirca un miliardo i giovani che rischiano danni irreversibili a causa dell’utilizzo prolungato degli auricolari. Un dato che non può che mettere in allarme, nello specifico i problemi evidenziati sono tre.
Il primo è l’ipoacusia da rumore, ovvero la perdita dell’udito dovuta a un’esposizione costante a volumi che superano gli 85 dB. Poi c’è l’acufene, quella fastidiosa percezione di ronzii o fischi nelle orecchie, che di solito si avverte in seguito a traumi acustici. E infine ci sono i disturbi neurologici, dovuti alla cancellazione del rumore che ci circonda che è la conseguenza dell’uso delle cuffie. In questo caso il cervello, alla lunga, potrebbe non essere più in grado di elaborare i suoni che ci circondano. Una ricerca dell’Università del Michigan ha evidenziato come sono moltissimi i giovani che usano più di 4-5 ore gli auricolari, anche con volumi molto pericolosi, per questo è importante un’accurata sensibilizzazione su quelli che sono i rischi dovuti a questa pratica.
Va detto anche che gli auricolari, quelli in-ear che dunque introduciamo direttamente nel condotto uditivo, sono molto più pericolosi delle cuffie over-ear, poiché possono provocare lesioni alle cellule ciliate che si trovano all’interno dell’orecchio. Le cuffie chiuse, a differenza degli auricolari, isolano dai suoni esterni a prescindere, dunque non vi è necessità – come invece accade con gli auricolari – di alzare il volume per isolarsi.
Un’importante regola per ridurre i rischi è quella del 60-60, secondo cui non bisogna superare il 60% del volume del dispositivo e i 60 minuti consecutivi di ascolto. Bisogna poi predisporre pause frequenti, così da non stressare troppo l’udito e optare per dispositivi di altissima qualità. In presenza di sintomi come quelli sopraindicati, è importante rivolgersi a un esperto per un controllo.
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