State per partire per un viaggio e avete l’incubo di perdere i bagagli? Non siete gli unici ed Apple e le compagnie aree lo sanno e grazie agli Airtag (o un tracker compatibile con Dov’è) possono farvi dormire sonni più tranquilli.
Questi piccoli gadget, lanciati nel 2021 e divenuti molto popolari dal 2022, inizialmente mal sopportati se non addirittura osteggiati (Lufhtansa ne proibì l’utilizzo in una controversa mossa che successivamente venne sconfessata), oggi sono pienamente parte del sistema di tracciamento di valige e borse imbarcate.
Prima è stata una sorta di “fai da te”: il passeggero vedeva dov’era la sua valigia e doveva successivamente sperare che gli addetti al rintracciamento dell’oggetto smarrito gli dessero retta. Poi alcune compagnie aeree che hanno compreso il valore della tecnologia e hanno deciso di adottarla.

Condivisione della posizione AirTag con le compagnie aeree
Nel 2024 Apple ha introdotto una funzione chiamata Condividi la posizione dell’oggetto (Share Item Location) che consente di creare un link sicuro da condividere con chiunque.
Questo link mostra su una mappa interattiva la posizione aggiornata dell’oggetto tracciato (il bagaglio) e si aggiorna automaticamente man mano che l’AirTag si sposta. È stato in seguito a questa novità che un elenco sempre crescente di compagnie aeree ha iniziato a integrare la funzione nei propri processi di tracciamento bagagli.
Ad esempio, grandi vettori statunitensi come United Airlines e Delta Air Lines hanno aggiunto rapidamente la compatibilità AirTag nelle loro app, e in Europa il gruppo Lufthansa, quello più avanzato ora dopo i dubbi dei primi tempi, ha attivato il supporto a questa funzionalità a inizio 2025.
Quando Apple lanciò la funzione di condivisione, annunciò partnership con “oltre 15 compagnie aeree” in tutto il mondo, anticipando che se ne sarebbero aggiunte altre col tempo.
E così è stato: nel giro di pochi mesi il numero di compagnie aderenti è quasi raddoppiato, arrivando a circa 30 vettori nell’estate 2025. Questo significa che molte compagnie aeree ora accettano ufficialmente i dati di localizzazione da AirTag e dispositivi Dov’è come parte del loro processo di assistenza per bagagli in ritardo o smarriti.
Compagnie aeree che supportano il tracciamento bagagli con AirTag
Ad agosto 2025 sono 30 le compagnie aeree (l’ultima è Saudia) che consentono ai passeggeri di condividere la posizione del proprio AirTag con il servizio bagagli della compagnia. La seguente lista comprende vettori sia tradizionali che low-cost, provenienti da ogni parte del mondo:
- AJet
- Aer Lingus
- Air Canada
- Air India
- Air New Zealand
- American Airlines
- Austrian Airlines
- Breeze Airways
- British Airways
- Brussels Airlines
- Cathay Pacific
- China Airlines
- Delta Air Lines
- Eurowings
- Finnair
- Iberia
- JetBlue
- KLM
- Lufthansa
- Pegasus Airlines
- Porter Airlines
- Qantas
- Saudia
- Singapore Airlines
- SunExpress
- SWISS
- Turkish Airlines
- United Airlines
- Virgin Atlantic
- Vueling
Ciascuna di queste compagnie aeree aderenti ha integrato nei propri sistemi (siti web o app mobile) la possibilità per il cliente di fornire il link di tracciamento generato dall’AirTag, in modo da poter visualizzare su una mappa la posizione del bagaglio e assistere il recupero.

British Airways, Virgin Atlantic, Singapore Airlines, Qantas e molte altre compagnie hanno aderito a questa iniziativa per migliorare il servizio clienti in caso di valigie in ritardo. ALufthansa ha dichiarato che l’integrazione dei dati degli AirTag apre “possibilità aggiuntive per agire in modo ancora più efficiente e rapido” nel rintracciare i bagagli mancanti. Allo stesso modo,
A proposito di Lufthansa e del suo gruppo, va sottolineato che per ora Ita Airways ormai a pieno titolo nell’alleanza (che include oltre che la compagnia aerea tedesca, anche Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines ed Eurowings) non ha attivato la funzione, probabilmente perché alcuni meccanismi di condivisione dei servizi sono ancora lacunosi.
Compatibili AirTag: alternative più economiche e già pronte per il bagaglio
Fin qui abbiamo parlato di Airtag, ma chi non vuole spendere i circa 39 euro di un Apple AirTag può tranquillamente optare per un accessorio compatibile con il network Dov’è. Sono dispositivi prodotti da marchi terzi ma certificati da Apple per funzionare dentro la sua rete di tracciamento: in sostanza, sono “cloni legittimi” dell’AirTag, con caratteristiche simili ma qualche differenza da tenere presente.
Il vantaggio principale è ovviamente il costo: molti compatibili Dov’è si trovano intorno ai 15/20 euro, anche meno se acquistati in multipack. Inoltre, a differenza dell’AirTag che richiede un portachiavi aggiuntivo (non incluso), gran parte dei modelli compatibili ha già un foro integrato o un gancio, rendendoli subito pronti da agganciare al manico del trolley, a una zip o all’etichetta bagaglio senza bisogno di accessori extra.

Tra i modelli più qualificati ci sono quelli di Chipolo (con il modello Pop, compatibile anche con la piattaforma Google), Atuvos, Eufy, Ugreen e tanti altri. Funzionano tutti con l’app Dov’è e permettono di essere tracciati con la stessa modalità degli AirTag, incluse le nuove funzioni di condivisione della posizione via link quando si smarrisce un oggetto in aeroporto.
Ci sono però alcuni limiti da tenere a mente. I compatibili Dov’è non includono il chip U1 di Apple, e questo significa che non supportano la localizzazione ultra precisa a distanza ravvicinata. Tradotto: non vi guideranno con la freccia “a realtà aumentata” quando siete vicini al bagaglio, ma vi daranno comunque l’ultima posizione rilevata con l’aiuto degli altri iPhone nelle vicinanze.
Per l’uso in viaggio e in aeroporto, però, questi limiti sono poco rilevanti. Quello che conta davvero è sapere se la valigia è rimasta a terra, è finita in un altro scalo o è stata caricata sul volo giusto. E per questo scopo, anche un tracciatore compatibile con Dov’è può essere una scelta intelligente, economica e già pronta all’uso.
Come condividere un AirTag per trovare un bagaglio
Cosa fare, dunque, per trovare un bagaglio smarrito? Prima di tutto se avete dentro alla valigia un Airtag voi stessi potrete capire dove si trova. Spieghiamo tutto nel dettaglio in questo articolo; seguite le tracce dell’Airtag e arriverete alla valigia. Se la valigia è distante, ad esempio è rimasta all’aeroporto di partenza o finita dall’altro capo del mondo (o semplicemente è da qualche parte irraggiungibile nel vostro stesso aeroporto) dovrete ricorrere al servizio che vi permette di condividere la posizione.
La procedura è relativamente semplice. È necessario innanzitutto avere un dispositivo Apple aggiornato almeno a iOS 18.2 (o iPadOS 18.2 / macOS 15.2), in modo da disporre della funzione di condivisione nell’app Dov’è. Inoltre, Apple specifica che almeno uno dei dispositivi associati all’AirTag (ad esempio l’iPhone) deve rimanere online per poter fornire aggiornamenti di posizione in tempo reale.
Ecco in sintesi come procedere per generare e condividere il link di localizzazione con la compagnia aerea:
- Aprire l’app Dov’è e andare alla sezione Oggetti.
- Selezionare l’AirTag collocato nel bagaglio.
- Toccare l’opzione Condividi la posizione dell’oggetto.
- Generare il link temporaneo e incollarlo nel modulo per la denuncia bagagli della compagnia.
- Confermare e chiudere l’app toccando Fine.
Una volta condiviso il link, il personale della compagnia potrà accedere a una mappa con la posizione attuale del bagaglio e i suoi spostamenti recenti. La condivisione della posizione si disattiva automaticamente non appena il passeggero si reimpossessa del bagaglio, oppure scade dopo 7 giorni. In ogni momento è comunque possibile revocare manualmente l’accesso tramite l’app Dov’è.
Questa nuova funzionalità rappresenta una svolta positiva nel recupero dei bagagli smarriti. Brett Snyder, esperto del settore viaggi aerei, l’ha definita “una vittoria per i clienti”, perché finalmente i dati di localizzazione in possesso del passeggero possono essere utilizzati attivamente anche dalla compagnia per velocizzare il ricongiungimento con la valigia. In altre parole, i viaggiatori hanno ora uno strumento in più per assicurarsi che il proprio bagaglio torni nelle loro mani nel più breve tempo possibile.


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