Huawei sta diventando qualcosa di più di una concorrente scomoda per Apple. Non si limita più a rincorrere, cercando di replicare (spesso con successo) le soluzioni della casa di Cupertino, ma comincia a giocare d’anticipo. Un esempio concreto è il lancio del nuovo MateBook Fold Ultimate Design, che si presenta come il primo PC pieghevole con schermo da 18 pollici, un concetto che da anni ruota attorno a futuri MacBook con schermo touch o iPad con schermo “extra large” e pieghevoli.
Un computer sottile come uno smartphone
Il dato più evidente è lo spessore: 7,3 mm da aperto e 14,9 mm da chiuso, valori molto vicini a quelli di un iPhone 16 (7,1 mm). Il peso si ferma a 1,16 kg, e lo schermo è un OLED LTPO da 18 pollici pieghevole, con risoluzione 3.3K (3296 × 2472 pixel) e una luminosità che arriva fino a 1.600 nit. La tecnologia tandem adottata contribuisce a migliorare la resa energetica, un aspetto essenziale in un dispositivo con una superficie visiva così ampia.
Una volta piegato, il computer assume le dimensioni di un laptop da 13 pollici, come un MacBook Air. La parte inferiore dello schermo può ospitare una tastiera virtuale, ma nella confezione è inclusa anche una tastiera fisica wireless, utile per un utilizzo più tradizionale.
Flessibilità vera, non solo nel nome
Il design consente tre modalità d’uso: completamente aperto, da utilizzare come tablet o display esteso; piegato a 90 gradi, come un laptop classico; oppure chiuso per il trasporto. È una configurazione pensata per adattarsi a contesti differenti: lavoro, produttività leggera, gestione di contenuti.
L’idea alla base è simile a quella di un iPad con tastiera: chi preferisce digitare sul vetro può farlo, ma c’è anche la possibilità di usare una periferica esterna, senza dover rinunciare alla portabilità.
HarmonyOS sbarca sui PC
Il MateBook Fold è il primo laptop Huawei a non utilizzare Windows, ma a essere equipaggiato con HarmonyOS 5, il sistema operativo sviluppato in casa e già adottato su smartphone e TV (e che dalla interfaccia appare estremamente simile a macOS). Ora, l’ambiente si estende anche ai computer, con un’interfaccia adattata all’uso touch e funzioni di multitasking a finestra.
HarmonyOS promette gesture fluide e integrazione con gli altri dispositivi dell’ecosistema Huawei, puntando su un’esperienza continua fra schermo e schermo. Il parallelismo con l’universo Apple è inevitabile.
Va detto che l’adozione di HarmonyOS non è stata una scelta del tutto libera: la licenza per installare Windows su dispositivi Huawei è scaduta, e le restrizioni commerciali imposte dagli Stati Uniti impediscono di distribuire questi computer nei mercati occidentali, almeno per ora.
Una dotazione completa
Sul fronte hardware, il MateBook Fold è un prodotto di fascia alta. Oltre al design pieghevole, offre fino a 32 GB di RAM e 2 TB di archiviazione SSD.
Tra le altre caratteristiche tecniche troviamo:
- 2 porte USB-C
- Batteria da 74,69 Wh
- Caricatore USB-C da 140W
- Webcam da 8 MP
- 6 altoparlanti e 4 microfoni
- Supporto Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.2
Un’operazione di posizionamento
Il MateBook Fold fa parte della linea “Ultimate Design”, quella più curata e costosa del catalogo Huawei. In Cina, dove Apple è storicamente forte con i suoi MacBook, l’azienda asiatica mira a ritagliarsi un ruolo nel segmento premium, proponendo un’alternativa diversa non solo per estetica e materiali, ma anche per architettura software.
Più che inseguire Apple, qui Huawei cerca di occupare uno spazio in anticipo: mentre da tempo circolano voci su un Mac con touchscreen o un iPad pieghevole, il MateBook Fold è un prodotto reale, in vendita a partire dal 6 giugno in Cina al prezzo di 24.000 yuan, circa 3.330 dollari.
Apple osserva, Huawei accelera
Difficile pensare che questo modello possa impensierire il MacBook Air o il Pro nel breve termine, anche solo per disponibilità geografica. Ma è evidente che il prodotto rappresenta una mossa precisa, un test di posizionamento.
Huawei ha dalla sua una rete industriale rodata, relazioni strette con i fornitori e il sostegno del governo cinese. Un mix che le ha già permesso di sfidare Apple nel mondo degli smartphone, e che ora potrebbe essere replicato anche nel mercato dei computer.












