Mark Zuckerberg ha aperto una scuola senza autorizzazione all’interno di una sua abitazione di Palo Alto, l’ultima goccia di una serie di vicende che hanno fatto traboccare il vaso per i vicini, persone che da tempo contestano al CEO di Meta suoi comportamenti e regole imposte agli altri residenti.
Lo rivela Wired: la rivista statunitense ha ottenuto 1665 pagine di documenti sulla disputa di Zuckerberg con il vicinato, compresa documentazione, istanze legali, progetti e mail varie, dalle quali emerge la creazione di una scuola nella villa di Zuckerberg, una struttura che a quanto pare è in funzione dal 2021 senza permessi. I vicini sostengono che sono almeno 30 i ragazzi che frequentano la scuola in questione e lamentano mancati interventi da parte delle autorità cittadine, evidenziando presunti trattamenti di favore nei confronti della famiglia Zuckerberg.
“Troviamo davvero notevole che si lavori così duramente per soddisfare le esigenze di una singola famiglia miliardaria, lasciando allo stesso tempo il resto del quartiere all’oscuro”, si legge in una mail inviata a febbraio al Dipartimento Servizi di Pianificazione e Sviluppo della città. Nella lettera si sottolinea che il proprietario dell’immobile in questione, “ha infranto molte promesse nel corso degli anni” e qualsiasi soluzione tenendo conto della sua presunta buona fede si è rivelata un fallimento.
Per poter creare una scuola all’interno della sua villa, che si trova in una zona residenziale, la famiglia Zuckerberg ha bisogno di un permesso dalla città che concede l’uso terreno per modalità diverse da quanto previsto dalle norme urbanistiche.
Da quanto emerge dai documenti, Zuckerberg non ha mai richiesto o ottenuto i permessi richiesti. Le autorità di Palo Alto avrebbero richiesto a marzo 2025 di chiudere la scuola entro il 30 giugno ma a quanto pare non è stata chiusa ma è stata semplicemente spostata e ha cambiato nome.
Non è la prima volta che si sentono polemiche sulla casa di Zuckerberg. Ad agosto di quest’anno è emerso che il CEO di Meta ha acquistato a Palo Alto 11 immobili per oltre 110 milioni di dollari vicini alla casa iniziale, creando una sorta di enclave personale a Crescent Park, un tempo tranquillo quartiere residenziale e benestante, oggi luogo di tensioni e malcontento per l’ingombrante presenza del fondatore di Facebook.

Altre critiche a Zuckerberg
In molti si chiedono perché il miliardario non abbia scelto zone più isolate e adatte a un compound di lusso, come Atherton o Woodside, e non mancano le critiche al Comune di Palo Alto, accusato di eccessiva disponibilità nei confronti del miliardario.
Non mancano le critiche anche alla Polizia locale, accusata ad esempio di aver creato una zona di rimozione forzata su una strada pubblica per permettere a Zuckerberg di ospitare un barbecue in giardino, impedendo ai vicini di parcheggiare per ore, “come se la città lavorasse per lui”, ha dichiarato uno dei residenti.
Zuckerberg avrebbe cercato di alleviare i malumori inviando ai vicini bottiglie di vino, cioccolatini e ciambelle e persinocuffie antirumore ma molti sono stanchi dei continui disagi. Zuckerberg ad ogni modo non sembra preoccuparsi, non ha voglia di trasferirsi altrove e continua ad acquistare, sotto falso nome, residenze in zona. Ai vicini non resta quindi che resistere o vendere…
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