Apple ha annunciato di aver superato il 60% di riduzione delle sue emissioni di gas serra a livello globale rispetto ai livelli del 2015, nell’ambito del suo piano Apple 2030, che prevede diventare completamente carbon neutral entro il 2030.
La Casa di Cupertino afferma di aver raggiunto molti altri grandi traguardi in ambito ambientale, tra cui l’utilizzo del 99% di terre rare riciclate in tutti i magneti e del 99% di cobalto in tutte le batterie progettate da Apple.
Apple ha reso noti questi e altri progressi nel suo Environmental Progress Report annuale (disponibile qui).
La strategia di Apple per il 2030 punta a tagliare le emissioni di gas serra del 75% rispetto al 2015, anno di riferimento, per poi usare carbon credit di alta qualità per compensare le emissioni rimanenti.
Secondo quanto afferma l’azienda, o scorso anno, le iniziative per ridurre la propria impronta carbonica, che includono anche la transizione della catena di fornitura verso l’energia rinnovabile e l’uso di più materiali riciclati nei propri prodotti, hanno permesso di evitare 41 milioni di tonnellate stimate di emissioni di gas serra.
Attualmente la filiera globale della Mela utilizza 17,8 gigawatt di energia rinnovabile, frutto della collaborazione di lungo periodo con i fornitori per passare al 100% di energia rinnovabile nella produzione entro il 2030.
L’energia rinnovabile acquistata dai fornitori Apple ha permesso di evitare 21,8 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra nel 2024: un aumento di oltre il 17% rispetto all’anno precedente. Lo scorso anno i fornitori hanno evitato quasi 2 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra lavorando con Apple per ottimizzare la propria efficienza energetica.
Oltre ad aiutare la filiera a passare all’energia pulita, Apple riferisce di stare collaborando con i fornitori anche per ridurre l’impatto climatico diretto dei processi industriali. Ciò include la produzione di semiconduttori e schermi piatti, che comporta l’emissione di gas serra fluorurati (F-GHG). Apple ha fatto sapere che 26 dei suoi fornitori di semiconduttori si sono impegnati a ridurre di almeno il 90% le emissioni di F-GHG negli stabilimenti legati alla produzione Apple entro il 2030. Molte di queste strutture lavorano anche per altri clienti, perciò questi progressi si estenderanno oltre la produzione della Casa di Cupertino. In più, tutti i fornitori diretti di schermi dell’azienda si sono impegnati a raggiungere lo stesso obiettivo. Nel 2024, i fornitori di schermi e semiconduttori hanno evitato 8,4 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra e le nuove iniziative accelereranno questi progressi negli anni a venire.
Aumentare l’uso di materiali riciclati e rinnovabili
Apple usa sempre più materiali riciclati e rinnovabili nei suoi prodotti. A inizio anno riferisce di avere raggiunto e superato il 99% del suo obiettivo di usare entro il 2025 il 100% di terre rare riciclate in tutti i magneti e il 100% di cobalto riciclato in tutte le batterie progettate internamente. Nei prodotti Apple, la maggior parte delle terre rare è destinata ai magneti, mentre il 97% del cobalto è utilizzato nelle batterie progettate dall’azienda. Apple afferma di essere impegnata a procurarsi i minerali primari e riciclati in modo responsabile, e promuovere l’applicazione di rigidi standard ambientali e in materia di diritti umani in tutta la sua filiera.
Nel 2024, i fornitori aderenti al programma Zero Waste di Apple hanno evitato che circa 600.000 tonnellate di rifiuti finissero nelle discariche, per un totale di 3,6 milioni di tonnellate dal lancio del programma nel 2015. Equivale a eliminare 4,5 milioni di metri quadrati di spazio dedicato alle discariche.
Apple e i suoi fornitori stanno innovando per accelerare ulteriormente i progressi, dall’impiego di pellicole protettive riciclabili e vassoi riutilizzabili nella produzione al recupero di metalli preziosi dai liquidi di scarto generati durante la produzione di circuiti stampati.

Risparmiare miliardi di litri di acqua all’anno
Apple e i suoi fornitori hanno risparmiato oltre 340 miliardi di litri di acqua dolce dal lancio nel 2013 del Supplier Clean Water Program, che promuove il riutilizzo dell’acqua, l’efficienza idrica e altre iniziative in stabilimenti di tutto il mondo. Lo scorso anno, i fornitori che partecipano al programma hanno riutilizzato in media il 42% di acqua, portando a un risparmio di quasi 53 miliardi di litri di acqua dolce solo nel 2024. Per il suo intero settore Operations, Apple si è prefissata l’obiettivo di ricostituire entro il 2030 il 100% delle risorse di acqua dolce prelevate in aree con un alto stress idrico. Apple ha avviato varie partnership a lungo termine che coprono oltre il 40% di questo obiettivo. Le iniziative prevedono, tra l’altro, il supporto per nuovi progetti di ricostituzione in corso negli Stati Uniti, in India e in Africa, che nel complesso dovrebbero produrre vantaggi pari a quasi 34 miliardi di litri d’acqua nel corso dei prossimi 20 anni.
A questo indirizzo trovate un elenco di 10 progetti di Apple per affrontare il cambiamento climatico.











