Con il passare del tempo accumuliamo documenti, foto, cartelle e materiale vario che neanche sappiamo di avere; esistono vari metodi per recuperare spazio su disco del Mac (qui una serie di consigli su come liberare spazio) così come utility dedicate a questo scopo.
Una delle utility più comode e semplici per capire da cosa è occupato lo spazio su disco si chiama DaisyDisk. SI scarica da qui, è a pagamento ma può essere testata gratuitamente. Nel momento in cui scriviamo il requisito minimo è macOS 10.13 e lo sviluppatore mette a disposizioni versioni più vecchie (compatibile con le precedenti versioni del sistema operativo).
Dopo lo scaricamento basta copiare DaisyDisk nella cartella Applicazioni e avviarla. Al primo avvio bisogna indicare un indirizzo di posta elettronica per ricevere la licenza di prova e cliccare su link inviato nella mail per attivarla. Facendo click su “Scansione” e consentendo all’utility di accedere alle varie cartelle sul disco, appare una finestra che mostra lo spazio occupato da Sistema operativo, Applicazioni, dati utente, ecc. Lo spazio occupato è mostrato con una rappresentazione grafica dei dati per anelli concentrici; le sezioni degli anelli sono colorate in base alla tipologia dei dati rappresentati (giallo file occupati dal sistema operativo vero e proprio, il verde le applicazioni, ecc.). Più grande è il blocco, maggiore è lo spazio occupato da sul dispositivo di storage.
Cliccando, ad esempio, su “Applicazioni” possiamo visualizzare le applicazioni in ordine di “peso” e trascinare quelle eventualmente non necessarie nel cestino. Stesso discorso per i file-utente su Scrivania, nella cartella Download e altre cartelle ancora.
Non solo disco interno e non solo dischi Mac
DaisyDisk può visualizzare lo spazio occupato dai vari file non solo di quelli presenti nel disco principale ma anche di eventuali altri dischi collegati al Mac (HDD esterni, chiavette, ecc.), unità inizializzate con i file system APFS, HFS+ e HFS e, in sola lettura, anche drive NTFS, FAT ed exFAT.
L’utility tiene conto di file visibili e invisibili; i file invisibili possono essere cartelle con restrizioni, aree cancellabili (es. gli snapshot di TimeMachine, file di swap, ecc.) ed elementi di sistema (indice Spotlight o altri file di supporto al sistema).
L’applicazione è di semplice uso e se avete paura di combinare guai prevede misure di protezione che impediscono la cancellazione di file di sistema importanti (es. la cartella “Sistema”); in linea generale lo scopo è consentire l’eliminazione di file che l’utente riconosce come inutili (in base alla loro posizione, al nome, all’anteprima mostrata, ecc.).
DaisyDisk, come accennato, può essere testata gratuitamente; il costo è di 9,99€ una tantum (in un’unica soluzione, senza l’obbligo di abbonamento o scadenze).













