Stando a quanto riporta il Financial Times, il Chief AI Scientist di Meta, Yann LeCun, pioniere del deep-learning e vincitore del Turing Award (riconoscimento che in campo informatico è paragonabile al premio Nobel) sta per lasciare l’azienda per avviare una sua startup.
Facebook e Instagram hanno da tempo notevolmente aumentato gli investimenti nell’intelligenza artificiale, e il CEO Mark Zuckerberg riorganizzato le iniziative AI nell’ambito dei Superintelligence Labs, spiega Reuters. Zuckerberg ha assunto Alexandr Wang, ex CEO di della startup Scale AI per guidare sforzi in ambito AI, e di conseguenza LeCun, che faceva riferimento allo chief product officer Chris Cox, ora ha come riferimento Wang.
Meta ha iniziato a investire nell’AI dal 2013 con il lancio dell’unità Facebook Artificial Intelligence Research (FAIR), reclutando LeCun, uno dei padri del deep learning, noto per essere scettico sui modelli linguistici di grandi dimensioni, quelli che dovrebbero permettere di arrivare alla creazione di una superintelligenza artificiale, qualcosa che a suo dire potrebbe avvenire ma non disponiamo ancora della scienza e della tecnologia necessarie per farlo.

L’azienda proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp, si trova da qualche tempo ad affrontare problemi di gestione interna legati alla tecnologia, con un tasso di abbandono dei dipendenti e problemi legati a diversi lanci di prodotti falliti.
Meta ha abbandonato le ricerche a lungo termine condotte dal laboratorio FAIR, fondato e diretto da LeCun nel 2013, per accelerare l’immissione sul mercato di modelli e prodotti di intelligenza artificiale in grado di competere con quelli di OpenAI e Google nel campo dell’IA generativa.
Il ricercatore franco-americano pensa a un approccio diverso: punta sullo sviluppo di “world models“, sistemi in grado di comprendere il mondo fisico a partire da immagini e video piuttosto che da testo; una visione dell’IA più ambiziosa, ma a lungo termine – in disaccordo con l’attuale strategia di Meta, incentrata sui modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).
L’AI ha fatto perdere a Zuckerberg 200 miliardi
La riorganizzazione interna arriva in un momento complicato per Meta che ha polverizzato circa 200 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato a causa dell’intelligenza artificiale. L’azienda sta spendendo a ritmi senza precedenti nell’intelligenza artificiale, con spese operative che sono cresciute di 7 miliardi di dollari rispetto all’anno precedente e investimenti in capitale che hanno toccato i 20 miliardi in un singolo trimestre.
Le differenti visioni all’interno del team AI hanno portato a diverse ondate di licenziamenti nella divisione ricerca di Meta e all’addio di altre figure di spicco come Joelle Pineau (ex vicepresidente di Meta e leader del gruppo Fundamental AI Research). Resta da vedere se la strategia che ha in mente Zuckerberg darà i suoi frutti.
Il modello Llama 4 è generalmente ritenuto inferiore rispetto alle ultime generazioni dei modelli di Google, OpenAI e Anthropic, mentre l’assistente Meta AI fatica a convincere il grande pubblico. Zuckerberg ha ancora del lavoro da fare: la strategia del libretto degli assegni (compresa l’assunzione a tutto spiano di ex dipendenti Apple) non è una garanzia di successo.
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