Non solo numeri e prestazioni, ma un’analisi della qualità e dell’esperienza utente in Europa: l’ultimo report di MedUX evidenzia un ampio divario tra le potenzialità della tecnologia 5G e la realtà percepita dagli utenti, e purtroppo l’Italia si colloca tra i peggiori in Europa.
La ricerca è stata condotta in modalità crowdsourcing impiegando una soluzione diffusa in oltre 100 paesi, in grado di raccogliere informazioni in tempo reale da oltre 50 milioni di utenti. Anche se la copertura aumenta in Italia e in Europa, il nostro Paese rientra tra quelli con le prestazioni 5G reali più basse in assoluto per quasi tutti i parametri presi in esame.
Per quanto riguarda la velocità in download e upload il nostro Paese è tra gli ultimi cinque in Unione europea. Le cose non vanno bene nemmeno per latenza e instabilità delle connessioni che incidono negativamente su streaming, videogiochi online e l’uso dei social media.

Nel caricamento di video 4K in streaming gli Italiani dispongono di prestazioni 5G inferiori del 29% rispetto alla media UE, mentre la latenza risulta superiore ai 59 millisecondi. Il tasso di interruzione dello streaming è tra i più alti in assoluto, pari al 24%, segno di potenziale instabilità nelle connessioni.
Anche la disponibilità della tecnologia 5G nel nostro Paese (41%) risulta inferiore alle media europea che è del 48%, ma superiore per quanto riguarda la banda medio – alta tra 3,4 – e 3,7 GHz.

Il 5G che funziona in Europa
La qualità dell’esperienza utente con il 5G in Europa è invece più alta nei Paesi Bassi, insieme a Svizzera e Danimarca. Oltre a rilevare le disparità di prestazioni tra i paesi UE, il report di MedUX intende fornire gli strumenti per capire perché e come migliorare l’esperienza degli utenti.
Per superare le sfide occorre la collaborazione tra operatori e regolatori, sempre più necessaria per abilitare tecnologie avanzate come Internet of Things e Intelligenza Artificiale.











