AltStore, uno dei primi marketplace alternativi all’App Store, nato dalle possibilità offerte dal Digital Markets Act in Europa, ha annunciato un round di finanziamenti da 6 milioni di dollari guidato da Pace Capital che detiene il 15% del capitale.
Questa operazione dovrebbe consentire alla società, fondata da Riley Testut e Shane Gill, di rafforzare i suoi team e accelerare l’espansione internazionale: oltre che nell’UE, quest’anno AltStore aprirà le sue porte in Australia, Giappone e Brasile.
Da quando è entrato in vigore il Digital Markets Act, regolamento europee che obbliga Apple ad aprire iOS alla concorrenza, AltStore non ha smesso di guadagnare terreno. La piattaforma, che distribuisce un catalogo di applicazioni, si è fatta conoscere per la prima volta con Delta (emulatore per sistemi quali NES, SNES e N64) e poi per altre app interessanti, tra cui UTM, un’app iOS/iPadOS che consente di eseguire vari sistemi operativi mediante la virtualizzazione.
La scorsa estate AltStore ha siglato una collaborazione con Epic Games per distribuire Fortnite e altri giochi; più recentemente, la piattaforma ha fatto parlare di sé per essere diventata il primo marketplace iOS a ospitare un’app per adulti, Hot Tub, ora in testa nelle classifiche di download.
Da aprile gli sviluppatori possono pubblicare anche gratuitamente le applicazioni su AltStore PAL, elemento che ha permesso di ampliare notevolmente il catalogo di app a disposizione degli utenti. Secondo l’azienda sono più di un centinaio gli sviluppatori attivi, più di quanti ne vanta Epic sul suo negozio alternativo.
Non solo app, AltStore abbraccia il Fediverso
Forte dei suoi numeri, AltStore ora vuole collegarsi con il cosiddetto Fediverso, un’associazione di social network indipendenti, che permette agli utenti di interagire tra loro proprio come farebbero all’interno di una singola piattaforma, con l’obiettivo di superare problemi quali l’eccessiva centralizzazione, completa mancanza di responsabilità, isolamento dei contenuti, raccolta dati degli utenti e violazione della privacy.
Il primo passo, come segnala The Verge, è la creazione di un server Mastodon AltStore indipendente dove gli utenti potranno seguire gli account delle app, ricevere notifiche di aggiornamenti e dialogare direttamente con gli sviluppatori. AltStore non si limita a utilizzare il Fediverso: ha annunciato una donazione di 500.000 dollari per sostenere i progetti open source che lo compongono. Tra i beneficiari c’è Mastodon GmbH che intascherà 300.000 dollari.
Il successo di AltStore dimostra la fattibilità economica agli App Store alternativi. Tra chi contrasta le regole imposte da Apple per l’App Store c’è Meta ma quest’ultima, almeno per il momento, non ha pensato a un suo store alternativo di app.
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