Donald Trump ha preso di mira il CEO di Intel Lip-Bu Tan per presunti passati legami con la Cina. È l’ennesimo problema che si trova a dover affrontare la multinazionale statunitense nota per i microprocessori e altre tecnologie, azienda che negli ultimi anni sta lottando per riconquistare quote di mercato nel settore dei semiconduttori, dimostrando fatica con i processi produttivi più recenti.
“Il CEO di Intel è altamente in conflitto di interessi e deve dimettersi immediatamente. Non c’è altra soluzione a questo problema”, ha scritto giovedì 7 agosto Trump in un post sul suo social Truth.
Il Presidente degli Stati Uniti sembra far riferimento a passati legami di Lip-Bu Tan evidenziati da Tom Cotton, senatore per lo stato dell’Arkansas, che all’inizio di questa settimana ha inviato una lettera al board dell’azienda.
Nella lettera Cotton chiede al Consiglio di Amministrazione di Intel chiarimenti sui legami sospetti di Tan con il governo cinese, compresi presunti collegamenti con l’esercito del Dragone e investimenti in aziende cinesi di semiconduttori.

“Il nuovo CEO di @Intel, secondo quanto riferito, ha profondi legami con i Comunisti Cinesi”, ha scritto Cotton in un post su X per evidenziare la lettera. “Le aziende statunitensi che ricevono sovvenzioni governative dovrebbero essere custodi responsabili del denaro dei contribuenti e rispettare rigide normative. Il board di @Intel deve una spiegazione al Congresso”.
The new CEO of @intel reportedly has deep ties to the Chinese Communists. U.S. companies who receive government grants should be responsible stewards of taxpayer dollars and adhere to strict security regulations. The board of @Intel owes Congress an explanation. pic.twitter.com/3rYhHge6Wa
— Tom Cotton (@SenTomCotton) August 6, 2025
Dopo la richiesta di dimissioni da parte di Trump, Lip-Bu Tan ha inviato una lettera ai dipendenti (pubblicata sul sito ufficiale), scrivendo: “Circolano molte informazioni inesatte sui miei ruoli passati presso Walden International e Cadence Design Systems. Voglio essere molto chiaro: in oltre 40 anni di esperienza nel settore ho costruito relazioni in tutto il mondo e nel nostro variegato ecosistema, operando sempre nel rispetto dei più elevati standard legali ed etici. La mia reputazione si basa sulla fiducia, sul fare ciò che prometto e sul farlo nel modo giusto. È lo stesso modo in cui guido Intel”, riferendo ancora di essere disponibile a fornire chiarimenti all’amministrazione Trump sulle questioni sollevate e che il consiglio di amministrazione sostiene il suo lavoro. Quest’ultima indicazione è messa in dubbio da osservatori secondo i quali alcuni membri del Consiglio sono in disaccordo sul futuro dell’azienda (e puntavano all’uscita dal mercato dei chip con lo spin-off della Intel Foundry o la vendita a TSMC).
Lip-Bu è stato nominato CEO di Intel a marzo di quest’anno. sostituendo Michelle Johnston Holthaus e David Zinsner, i due dirigenti che avevano svolto per alcuni mesi il ruolo di co-CEO ad interim dopo le dimissioni del CEO Pat Gelsinger.
Tan è stato in precedenza membro del consiglio di amministrazione di Intel; si era dimesso ad agosto dello scorso anno ufficialmente per “rivedere le priorità con gli impegni personali” ma secondo Reuters in realtà per differenze di vedute nella gestione di Intel, ritenendo la forza lavoro di quest’ultima “troppo spropositata e compiacente”, ritenendo che l’azienda aveva sostanzialmente perso opportunità nel settore AI.
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