Apple Watch non è a emissioni zero: la Germania boccia il marketing “carbon neutral” di Cupertino. Il declassamento arriva per una sentenza di un tribunale di Francoforte, emessa martedì, i cui giudici hanno stabilito che l’azienda non potrà più pubblicizzare lo smartwatch come “CO2-neutral product”, claim che Apple aveva promosso online come “il nostro primo prodotto ad emissione zero”.
Il progetto in Paraguay sotto accusa
La decisione nasce dal ricorso dell’associazione ambientalista Deutsche Umwelthilfe (DUH), che ha accusato Apple di greenwashing (ossia la pratica di presentare come sostenibili iniziative che in realtà hanno impatti ambientali discutibili), posizione abbracciata anche dalla corte che ha decretato che la dicitura usata ne marketing Apple è ingannevole e contraria alle regole di concorrenza.
Il cuore del problema riguarda la compensazione delle emissioni tramite un progetto forestale in Paraguay. Qui Apple ha avviato piantagioni di eucalipto su terreni presi in affitto, presentandole come strumento per controbilanciare le emissioni generate dalla produzione.

Ma la corte ha evidenziato che: il 75% delle superfici non ha contratti assicurati oltre il 2029 e non c’è garanzia che i contratti vengano rinnovati. In più il modello stesso delle piantagioni è controverso. Gli eucalipti, infatti, sono una monocultura che consuma enormi quantità d’acqua e riduce la biodiversità, tanto da essere definiti dai biologi “deserti verdi”.
La vittoria degli ambientalisti
Per la DUH si tratta di un successo che segna un punto di svolta nella lotta contro il greenwashing. Il direttore Juergen Resch ha sottolineato come lo stoccaggio di CO2 in piantagioni commerciali sia limitato nel tempo, privo di garanzie contrattuali adeguate e privo di integrità ecologica.
Il messaggio però non riguarda solo Apple: anche Meta e Microsoft hanno puntato su progetti analoghi in America Latina per generare crediti di carbonio, segno che la questione tocca l’intero settore tecnologico.
La posizione di Apple
Dopo la sentenza, Apple ha ribadito la propria linea sulla sostenibilità. Un portavoce ha affermato che la decisione “conferma in larga parte” il suo “approccio rigoroso” alla neutralità carbonica, senza però commentare l’eventuale appello.
Già a giugno l’azienda aveva avvertito che il procedimento rischiava di “scoraggiare azioni climatiche credibili”. In ogni caso, per adeguarsi alle regole UE, Apple ha confermato che dal 2026 l’etichetta “carbon neutral” sugli Apple Watch sarà progressivamente rimossa.











