I tradizionali hard disk non sono più usati nei moderni computer, surclassati dalle moderne unità a stato solido (SSD) ma sono ovviamente molto sfruttati nei data center, nei NAS e sono ancora utilissimi con unità esterne per il backup, impareggiabili in termini di capacità/prezzo, capienza, ideali per l’archiviazione a lungo termine (i componenti di un HDD possono essere operativi a lungo finché le parti meccaniche funzionano e le unità vengono utilizzate per i carichi di lavoro alle quali sono destinate).
Seagate, una delle tre aziende che ancora produce dischi rigidi, lavora per migliorare ulteriormente la capacità di archiviazione, e fa sapere che nei suoi laboratori sta testando dischi da 69 TB, capacità ottenute grazie alla tecnologia HAMR (Heat-Assisted Magnetic Recording), essenzialmente un metodo che consiste nel e nel riscaldare la superficie dei piatti con un laser in modo da di fare entrare più bit di dati, o “grani”, su ciascun piatto, incrementando così la densità dei bit stipati in ogni centimetro quadrato della superficie. Più bit su un disco equivalgono a più dati potenzialmente memorizzati.
Quando la densità dei bit aumenta, i grani sono più vicini, così vicini che il campo magnetico di ogni grano influisce sulla direzione magnetica dei grani vicini. La stabilità dei grani a temperature normali (“stabilità termica”) diventa quindi un problema, ma questo si supera sfruttando materiali in grado di rendere i grani termicamente più stabili, in modo che non si alterino reciprocamente.

69TB e forse anche 100TB ma non trattenete il respiro
Seagate sta testando piatti da 6,9TB con i quali può, per ora teoricamente, offrire capacità di 69 TB con un solo disco (inserendo dieci piatti in un disco rigido da 3,5 pollici). Al momento l’azienda offre HDD fino a 30TB (sfruttano piatti da 3TB); i concorrenti come Western Digital si sono spinti a undici piatti e Toshiba sta facendo prove fino a 12 piatti.
I dischi rigidi di capacità superiore a 30TB non arriveranno subito: Seagate spera di poter offrire piatti da 4 TB (40 TB totali) nel 2027, i 5 TB (50 TB totali) nel 2028 e i 6 TB nel 2029 (60TB totali). Seagate spera di poter arrivare ai 10 TB per piatto, o 100 TB per disco rigido (e persino 110 TB di capacità complesse se in qualche modo riuscirà a sfruttare undici piatti).
Mentre gli HDD stanno scomparendo dai sistemi destkop, così non è in ambito cloud, dove la stragrande maggioranza dell’archiviazione è basata su dischi rigidi.
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