Lo fanno tutti, un po’ per comodità un po’ per scarsa conoscenza dei rischi che si celano dietro questa pratica così comune: cosa sapere
La pratica di lasciare il caricabatterie collegato alla presa elettrica è molto diffusa, c’è chi lo fa per pigrizia, chi per comodità, chi per non perderlo: insomma averlo sempre allo stesso posto, può sembrare utile, ma in realtà ci sono una serie di pericoli che sarebbe meglio conoscere.
In tanti si chiedono se sia rischioso lasciare il caricabatterie attaccato alla presa e quali sono i rischi che questa pratica comporta. Come sempre la conoscenza è il primo passo verso l’assunzione di comportamenti corretti, che non arrechino danni a se stessi e all’ambiente.
Perché non si deve lasciare il caricabatterie attaccato alla presa? Le ragioni
Il caricabatterie andrebbe attaccato alla presa ogni qual volta serve, per poi essere staccato quando si finisce di usarlo. Il motivo? Ci sono diverse ragioni che suggeriscono di non lasciarlo attaccato alla presa di corrente, il primo tra tutti è l’impatto che questo può avere sui consumi.

E’ chiaro che un singolo caricabatterie ha un impatto insignificante, ma se tutti sul pianeta lasciassero il caricabatterie attaccato alla presa, i numeri sarebbero davvero importanti. Non tutti sanno che all’interno di questo strumento si trova un trasformatore che utilizza una piccolissima quantità di energia e lo fa praticamente h24, avendo così un impatto – seppur ridottissimo – sulla bolletta dell’elettricità.
Altro discorso, poi, sono i dispositivi wireless che hanno un consumo maggiore rispetto a quelli tradizionali, questi ultimi consumano in standby 0,2 W mentre quelli “senza fili” 1,6 W. Sebbene in termini economici, in entrambi i casi, non si parla di un notevole risparmio, è comunque preferibile non lasciare il caricabatterie attaccato alla presa.
Il comportamento del singolo ha sempre un impatto sull’ambiente, in termini ecologici se tutti avessero l’attenzione di staccare il caricabatterie ogni qual volta si finisca di usarlo, verrebbe sprecata molta meno energia di quel che si immagina. Per comprenderlo basti pensare che viceversa, se tutti gli abitanti del pianeta – all’incirca 8,2 miliardi di persone – lasciassero il proprio caricabatterie attaccato alla presa, ci sarebbe un consumo quotidiano di energia notevole, per la cui alimentazione potrebbe servirebbe una grossa centrale nucleare.
Se a questo si aggiunge il rischio remoto che possa esserci un cortocircuito, con un conseguente incendio, soprattutto se si utilizzano dispositivi che non rispettano le normative UE, ben si comprende perché la pratica corretta sia quella di staccare il caricatore ogni qual volta non serva.
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