Vecchia eppure innovativa. La contraddizione si manifesta nella porta USB-C di iPhone 17 Air che si presenta sotto una vecchia forma e con una velocità ridotta ma che Apple ha saputo oppure dovuto ripensare per adattarla al nuovo telefono ultrasottile.
La sfida da vincere era quella delle dimensioni. Non pochi osservatori pensavano che la porta USB-C sarebbe stata un ostacolo importante per mettere insieme un telefono di poco più di mezzo centimetro di spessore.
Una connessione fisica richiede spessore e robustezza, e sembrava difficile immaginare che Apple potesse ridurla senza compromessi. Apple l’ha risolta con una innovazione studiata in casa: la porta USB-C è in titanio ed è stampata in 3D.
I limiti dello standard
Su quali aspetti Cupertino, tecnicamente, abbia operato per ridurre la dimensione della porta, non è chiarissimo. Ma di questa operazione si parla esplicitamente nel comunicato su iPhone 17 Air là dove si fa riferimento alla
nuova porta USB-C in titanio stampata in 3D è più snella e resistente, per adattarsi al design sottile, riducendo al contempo del 33% il materiale utilizzato rispetto a un processo di forgiatura tradizionale.
Creando la porta USB-C in titanio e realizzandola in 3D, Apple è probabilmente riuscita a ridurre i bordi dello chassis della porta senza incidere sulla sua capacità di resistere all’attacca-stacca di un connettore.
Praticamente si tratta di un passo avanti importante, non solo in termini di design ma anche di sostenibilità, perché riduce l’impatto ambientale della produzione e che deriva da altre esperienze.
Ad esempio anche Apple Watch Ultra 3 e i modelli di fascia superiore di Apple Watch Series 11 sono prodotti con la stessa tecnologia, che permette di ridurre della metà l’uso di materia prima rispetto alle generazioni precedenti.
Il significato della scelta
Di fronte a un simile impegno stona un po’ il fatto che la porta resti limitata allo standard USB 2.0, con velocità di trasferimento dati ferma a 480 Mb/s. La stessa degli iPhone 17 e dei precedenti modelli entry level che hanno adottato la porta USB-C ed ereditato queste prestazioni dalla porta Lightning.
Apple sicuramente direbbe, con qualche ragione, che un telefono come Air non ha ragione di avere velocità come quelle di iPhone 17 Pro perché non viene usato per trasferire grandi quantità di video. Ma la scelta appare legata più alla segmentazione commerciale, ossia alla volontà di mantenere differenze nette tra i modelli della gamma, che non a veri vincoli tecnici.
Guardando al futuro, resta da capire se la stampa 3D del titanio resterà una caratteristica distintiva di iPhone Air o se Apple deciderà di estenderla ad altri dispositivi.
L’esperienza con l’iPad Pro M4 ha già mostrato quanto la porta USB-C possa diventare un collo di bottiglia nei prodotti ultrasottili: per questo è plausibile immaginare che la stessa soluzione possa essere adottata anche su iPad, trasformandola in una tecnologia produttiva di riferimento per l’intera linea di prodotti a minor spessore.












