Negare la realtà. Non è proprio questo lo spirito di una nuova funzione che Microsoft vuole introdurre ma l’intento di mascherare quel che succede per ripulire l’immagine di Windows c’è. È quello che accadrà quando sarà implementata e diffusa una nuova funzione che permette di oscurare dopo 15 secondi la famigerata schermata blu di errore (in inglese “Blue Screen o Blue Screen of Death”, ossia schermata blu della morte), quella mostrata da un computer con un sistema operativo Microsoft Windows quando si verifica un errore di sistema critico che non può essere risolto autonomamente.
L’obbiettivo non sono i computer di casa, ma quelli pubblici che usano il “Digital Signage mode” è pensata per pannelli e display usati in pubblico, quelli che ad esempio mostrano informazioni nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti, parcheggi o altri luoghi, sfruttati per mostrare semplici informazioni e avvertenze.
Il Blue Screen of Death verrà mostrato per 15 secondi dopodiché lo schermo verrà oscurato. L’amministratore del sistema potrà agire sulla tastiera o mouse del dispositivo collegato al display per ripristinare la visualizzazione.
Microsoft riferisce che la modalità Digital Signage garantisce che nessuna schermata con errori di Windows o finestre di dialogo appaia sullo schermo. Anche in caso di messaggi pop-up di errore la schermata verrà oscurata dopo 15 secondi. Questa funzionalità non è pensata per la “modalità chiosco” (pensata appunto per i chioschi multimediali) ma è una modalità specifica per l’ambito Digital Signage, lo sfruttamento di schermi elettronici per mostrare contenuti multimediali come video, immagini, testi e animazioni in spazi pubblici e privati.

Novità per il ripristino
Oltre a questa curiosa novità che permetterà di limitare gli utenti che adorano prendere in giro Microsoft scattando schermate blu della morte in giro nei display di tutto il mondo, Microsoft ha annunciato altre migliorie che riguardano le funzionalità di recovering di Windows. La novità più importante è il ripristino point-in-time (temporizzato) che dall’ambiente di ripristino consente di ritornare a funzionanti configurazioni precedenti. Dalle schermate circolate su internet si evince la possibilità di indicare ogni quanto creare “snapshot” (ogni 4, 6, 12, 16 e 24 ore) e per quanto tempo memorizzare questi ultimi (6, 12, 16, 24 o 72 ore).
Il ripristino Point-in-time è disponibile dall’ambiente Windows Recovery Environment (WinRE), quello che è possibile richiamare ad esempio tenendo premuto Shift allo spegnimento del computer e avviando quest’ultimo, utile per ripristinare le cause comuni dei sistemi operativi non avviabili.
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