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Lo Smart Display Apple da parete arriva nel 2026 e sarà un camaleonte

Multiutenza intelligente, con il DNA di Apple Watch ed Apple TV. Sono questi gli elementi che ci aiutano a comprendere come sarà, dopo mesi di indiscrezioni piuttosto vuote, il display da parete Apple per la smart home.

Il progetto non è certo una novità, se ne parla da molto e si conosce anche il suo nome in codice: J490 ma ora i primi dettagli concreti ci fanno capire che cosa lo renderà diverso dai Nest Hub di Google o dagli Echo Show di Amazon.

Multi-utenza con riconoscimento facciale

La caratteristica più innovativa del dispositivo, come spiega Bloomberg, sarà la sua capacità di riconoscere chi si avvicina al display grazie a una fotocamera frontale. Usando l’Ai il dispositivo regolerà automaticamente layout, funzioni e contenuti in base alle preferenze dell’utente.

Una funzione simile non si è ancora vista su dispositivi da salotto, e rappresenterebbe una delle prime implementazioni reali di AI contestuale in ambiente domestico: una casa che si adatta a chi la vive, e non il contrario.

Charismatic: l’interfaccia che fonde Apple TV e Apple Watch

Apple per rendere possibile tutto sta lavorando su uno specifico sistema operativo, nome in codice Charismatic. Diciamo “nuovo” ma di esso abbiamo già parlato quando abbiamo fatto cenno ad esso con i nomi interni di Pebble e Rock.

Charismatic eredita elementi da tvOS e watchOS: clock face personalizzabili, widget modulari e interazioni rapide, con un’interfaccia pensata per funzionare soprattutto con i comandi vocali.

Il display supporta temi visivi (tra cui uno ispirato a Snoopy ben noto, appunto, a chi usa Apple Watch) e un sistema di navigazione semplificato che abbandona le schermate tradizionali per concentrarsi su icone circolari disposte in una griglia esagonale.

Tutto il funzionamento del dispositivo ruoterà attorno a funzioni immediate e condivise: note, calendario, musica, promemoria, chiamate e controllo dei dispositivi smart di casa.

Un’AI domestica che si comanda (quasi solo) con la voce

Il touchscreen sarà presente, ma sarà Siri a fare da canale principale di interazione. Grazie alla nuova versione del sistema App Intents, Apple punta a permettere un controllo preciso e naturale dell’interfaccia. Una direzione che spinge sempre di più verso un futuro in cui parlare al dispositivo sarà più efficiente che toccarlo.

Secondo le ultime indiscrezioni, il display J490 dovrebbe arrivare entro metà 2026. Sarà il primo a usare il sistema Charismatic, anticipando il robot da tavolo J595 che invece arriverà più avanti, con funzionalità più complesse e Siri conversazionale.

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