Apple non è pronta a cedere sul fronte del suo visore Vision Pro, nonostante gli insuccessi commerciali. Al contrario, continua ad aggiungere innovazione. Lo dice l’indiscrezione lanciata da Bloomberg secondo cui nella prossima versione del sistema operativo sarà aggiunta una funzione che permette di controllare l’interfaccia con il movimento degli occhi.
VisionOS si evolve, e con lui anche il team che lo sviluppa
L’eye-scrolling rappresenta un passo avanti rispetto alla attuale interfaccia del visore e si fonda sulla capacità di sfruttare i sensori oculari già integrati nel dispositivo, combinati con un software che Apple sta raffinando per garantire un’esperienza fluida e naturale.
Vision Pro già consente di navigare guardando un elemento e selezionandolo con un gesto della mano, quindi lo scroll con lo sguardo rappresenta un’estensione naturale di questa interfaccia, che Apple punta a rendere disponibile su tutte le app integrate e anche per gli sviluppatori tramite API dedicate.
Apple non è la prima a esplorare lo scrolling con gli occhi: ci aveva provato anche Samsung con gli smartphone Galaxy, ma la funzione non ebbe successo. Il contesto però è cambiato, così come la tecnologia.
La nuova funzione di scorrimento con lo sguardo, dice Bloomberg, sarà compatibile con tutte le app integrate su Vision Pro, e Apple sta già lavorando per permettere agli sviluppatori di implementarla anche nelle loro applicazioni. Verrà presentata proprio agli sviluppatori alla prossima WWDC 2025 quando saranno introdotti i nuovi sistemi operativi.
L’evoluzione si inserisce nella più ampia strategia di Apple per rendere i suoi dispositivi sempre più inclusivi e accessibili, come dimostrano le nuove funzionalità annunciate in vista di iOS 19.
L’eye-tracking è già stato introdotto su iPhone e iPad, ma in chiave accessibilità: permette alle persone con disabilità motorie di muovere un puntatore sullo schermo usando solo lo sguardo, ma non di scorrere nei contenuti.
Una piattaforma per il futuro
Nonostante il prezzo elevato (3.499 dollari) e un’accoglienza commerciale più che tiepida, Apple, come detto, non rinuncia al progetto Vision Pro. Al contrario, continua ad arricchirlo di funzioni, nel tentativo di mostrare al mondo cosa può fare davvero la sua piattaforma spaziale.
L’aggiornamento di marzo, visionOS 2.4, ha introdotto una nuova app per gallerie 3D e una maggiore integrazione con l’iPhone, oltre all’arrivo della piattaforma Apple Intelligence, preludio di ciò che vedremo a giugno.
Innovazioni che rappresentano la base per il futuro sviluppo dell’hardware e una sua evoluzione in una famiglia di dispositivi.
- un Vision Pro più leggero per migliorare ergonomia e comfort;
- una versione collegata al Mac, pensata per usi professionali e app a bassa latenza;
- occhiali intelligenti, in due varianti: con o senza AR. Questi ultimi sono destinati a diventare, un giorno, i veri eredi del Vision Pro, condividendo lo stesso sistema operativo.

Vision Pro in Italia non si è mai visto
Dopo il debutto negli Stati Uniti, Apple ha avviato un’espansione internazionale, ma ha scelto una serie di mercati selezionati: Cina continentale, Hong Kong, Giappone, Singapore, Australia, Canada, Francia, Germania, Regno Unito, Corea del Sud e Emirati Arabi Uniti senza però avere grandi risultati.
Nonostante alcuni segnali di adattamento del software — come la comparsa della lingua italiana all’interno di visionOS — il visore Apple Vision Pro non è però mai arrivato ufficialmente in Italia.
L’attuale versione del visore per altro sembra ormai giunta al capolinea. Vision Pro è stato presentato come prodotto rivoluzionario, ma tra i limiti hardware e un prezzo elevato, l’attenzione si è rapidamente spostata su cosa verrà dopo.
Secondo indiscrezioni, Apple starebbe lavorando a una nuova versione con un processore più potente e alcuni affinamenti, forse anche più economica, ma al momento non è stata indicata alcuna data di rilascio.
È quindi plausibile, seppur detto con la dovuta cautela, che proprio questo modello aggiornato possa rappresentare la versione di Vision Pro destinata finalmente a debuttare anche in Italia.












