Sameer Samat, presidente dell’ecosistema Android in Google, ha confermato che l’azienda è al lavoro per unificare Android e ChromeOS in un’unica piattaforma. È la prima dichiarazione ufficiale che rende concreta un’ipotesi di cui si discute da anni, con indiscrezioni che circolano almeno dal 2015.
Il dirigente non lo precisa ma gli obiettivi sono due: unificare e velocizzare lo sviluppo delle due piattaforme mobile di Big G per poter lanciare un vero e proprio guanto di sfida ad iPad di Apple. Secondo Samat, questa fusione nasce dall’interesse per il modo in cui le persone utilizzano oggi i loro laptop, un ambito che sta diventando sempre più centrale anche per il team Android.
Durante un’intervista con TechRadar, Samat ha spiegato di essere particolarmente attento a come gli utenti gestiscono le proprie attività quotidiane su dispositivi come portatili e tablet, e di essere curioso del ruolo che i diversi sistemi operativi giocano in questa esperienza. Da qui l’idea di superare la separazione tra Android, il sistema pensato per smartphone e tablet, e ChromeOS, usato invece nei Chromebook.
La convergenza tra i due sistemi non è del tutto nuova. ChromeOS già oggi è in grado di eseguire molte app Android, e recentemente Google ha annunciato che gran parte dello sviluppo di ChromeOS avverrà direttamente sulla base tecnologica di Android.
Parallelamente, Android ha iniziato a incorporare caratteristiche più tipiche di un sistema per tablet e desktop, come finestre ridimensionabili, supporto avanzato per monitor esterni e una modalità desktop più evoluta.
Un’unione tra Android e ChromeOS potrebbe semplificare lo sviluppo di nuove funzionalità e migliorare l’esperienza utente su dispositivi ibridi, come tablet e laptop, dove Google ha sempre faticato a tenere il passo con Apple e il suo iPadOS. La sfida è ambiziosa, ma sembra che Google stia finalmente concretizzando un progetto di lunga data.
Nel frattempo, Android prosegue nella sua evoluzione autonoma. La versione 16, nome in codice “Baclava”, è stata presentata ufficialmente durante il Google I/O 2025 e introduce Material 3 Expressive, un rinnovamento grafico che Samat definisce il più significativo degli ultimi anni.
Le novità includono un supporto più completo per schermi di grandi dimensioni, animazioni più fluide e una maggiore possibilità di personalizzazione: ad esempio, è possibile impostare una foto come sfondo e applicarne automaticamente la palette di colori a tutto il sistema, Gmail e app di terze parti comprese.
L’obiettivo dichiarato è offrire un’esperienza moderna e curata, ma allo stesso tempo accessibile e familiare, evitando cambiamenti troppo radicali che possano disorientare l’utente, come potrebbe accadere a iOS 26 con la sua interfaccia Liquid Glass.
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