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Intel vendeva design e tecnologie create per Apple ai concorrenti

L’abbandono di Intel da parte di Apple porterà un altro vantaggio a Cupertino: soluzioni e tecnologie personalizzate per i Mac non finiranno rapidamente nel giro di pochi mesi nelle mani dei costruttori PC Windows concorrenti. È questo quanto emerge dalle dichiarazioni di un ex ingegnere del costruttore di Santa Clara, che racconta come funzionava la collaborazione segreta tra Intel e Apple per sviluppare processori personalizzati su richieste specifiche di Cupertino.

Nonostante la riservatezza della collaborazione, e senza violare l’accordo con Cupertino, a distanza di pochi mesi dal debutto dei Mac in questione, Intel poi cedeva queste soluzioni anche ai costruttori PC Windows concorrenti. L’esempio riportato è quello del primo MacBook Air 2008, una macchina allora rivoluzionaria che richiedeva un processore a bassissimo consumo, presentato in modo spettacolare da Steve Jobs estraendolo da una busta manila suscitando lo stupore di tutti.

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Steve Jobs presenta il primo MacBook Air nel 2008: foto AP Photo/Jeff Chiu) ORG XMIT: CAJC105

Per creare il processore a basso consumo che non richiedeva una ventola di raffreddamento, Intel e Apple hanno lavorato insieme per circa un anno prima del lancio. I dirigenti Apple indicavano le caratteristiche necessarie per questo chip, senza però svelare dove sarebbe stato impiegato. Per evitare fughe di notizie i diversi team di Intel al lavoro sul progetto erano suddivisi in vari gruppi ai quali erano fornite solo informazioni parziali e compartimentate. Il lavoro svolto fu chiaro sola alla fine, quando Steve Jobs mostrò per la prima volta la macchina sul palco del MacWorld 2008 di San Francisco.

Occorre rilevare che Intel non ha violato alcun accordo di riservatezza firmato con Apple. Il costruttore infatti non vendeva lo stesso processore ai marchi PC Windows, ma le soluzioni sviluppate su richiesta di Cupertino non potevano essere cancellate dalla memoria degli ingegneri Intel, che potevano così realizzare altri processori simili. Anche Zheng Li, l’ex ingegnere Intel intervistato da Gene Munster, rileva che Cupertino era consapevole della situazione. Apple otteneva comunque in questo modo un vantaggio sul mercato di circa 6-12 mesi rispetto a tutti gli altri costruttori di PC Windows.

Il grande successo commerciale di Apple con MacBook Air fu seguito a distanza di mesi da macchine simili di Dell, HP e altri marchi concorrenti che potevano contare su processori e soluzioni simili proposti da Intel, in questo modo prese il via la rivoluzione degli ultrabook. Ora che Apple progetta i suoi processori questo non potrà più ripetersi o non almeno in tempi brevi, per questa ragione con ogni probabilità in futuro vedremo Mac desktop e portatili ancora più originali e diversificati rispetto ai concorrenti PC Windows.

Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Apple e Intel sono disponibili ai rispettivi collegamenti. Tutti gli articoli che parlano dei Mac ARM sono disponibili da qui. Tutto quello che c’è da sapere sul processore Apple Silicon M1 è in questo approfondimento di macitynet. La recensione di Mac mini con chip Apple M1 è in questa pagina.

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